Differenze tra le versioni di "Auron"
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Versione attuale delle 12:54, 14 Mag 2009
Descrizione [dalla scheda]
Saldamente posato sulla terra che che lo accolse, combatte per essa con lo sprezzo della morte, unico innalzamento verso gli Dei, verso gli Eroi dei tempi che furono. Fulminee gesta che spezzano vite, ghigno soddisfatto nel riflesso del sangue vermiglio. L`ingenuo sguardo cela l`animo gioviale, verso cui solo pochi sanno farsi strada. Cuore che batte ardito al contempo dei tamburi di guerra.
Background [dalla scheda]
Dea, quell`uom di multiforme ingegno Dimmi, che molto errò, poich`ebbe a terra Gittate di Lhoan le sacre torri; Che città vide molte, e delle genti L`indol conobbe; che sovr`esso il mare Molti dentro del cor sofferse affanni, Mentre a guardar la cara vita intende, E i suoi compagni a ricondur: ma indarno Ricondur desïava i suoi compagni, Ché delle colpe lor tutti periro. Stolti! che osaro vïolare i sacri Al Sole Lug candidi buoi Con empio dente, ed irritâro il nume, Che del ritorno il dì lor non addusse. Deh! parte almen di sì ammirande cose Narra anco a noi, di Cerridwen figlia e diva. Già tutti i Celti, che la nera Parca Rapiti non avea, ne` loro alberghi Fuor dell`arme sedeano e fuor dell`onde; Sol dal suo regno e dalla casta donna Rimanea lungi Auron: l`ardito
Auron,grande re dubone ai tuoi fratelli il sangue ti unisce, e questo legame giammai perisce. I nemici incalzando dei duboni al comando nelle loro terre porti scompiglio con mano ferma e fiero cipiglio. Dimostri sapienza bontà, energia, intelligenza e l`arcana lingua tagliente ti rende di feidelm degno discendente. Ami i pericoli, l`avventura più lontana gioia dell`inatteso... a volte sovrumana. Guerrier dal selvaggio istinto: appendi al crin del tuo cavallo la mozza testa del nemico vinto. E quante volte,con viril dispregio d`ogni periglio, corresti in aiuto al flebile richiamo di un`alzata di mano? Dal carattere schietto e piperino hai spesso saccheggiato per divertirti la capanna del tuo vicino. Ricordi? Le mele di feidelm eran buone a volte con i decotti misti avvelenati, di fist. Eran tempo diverso, ormai lontano, quando assieme si andava ad uccidere un cinghiale, con pugnale in mano. Cucinarlo tutti in allegria e bere birra urlando in spianata e perla via affinchè il nemico le nostri voci potesse udir e per curiosità nella nostra rete finir. Bei tempi eran quelli... Capo adesso spetta a te farli ritornar ancor più belli
il vice continua sulla sua nuova via, ed ecco che sforna un`altra poesia;
ancora una poi forse ho finito, ora vi parlo di auron l`ardito;
un lungo cammino in celtia l`ha portato, dopo che le terre di lhoan ha abbandonato;
guerriero capace,dubone da sempre, da ancor prima c`hi fossi presente;
da molti con terrore ricordato, per le numerose vite che la sua lama ha spezzato;
c`è chi lo rimembra con le vesti di messo, molto diverse da quelle indossate adesso;
le sue azioni nel nemico incutevano timore, di diventar guerriero così ebbe l`onore;
subito dopo il mio arrivo incontrai quell`uomo, truce, violento, ma in fondo buono;
il serial killer veniva chiamato, `maronn quanti sudici ha mazzuolato!;
dopo lungo tempo la sua terra servire, il momento opportuno non potè che venire;
sfidato ebbe conan, che allora regnava, per governar sulla terra che immensamente amava;
duello epico, duello cruento, sconfitto cadde trafitto senza proferir lamento;
tornato dall`annwn, dagli dei graziato, ormai si capiva che un giorno avrebbe regnato;
passò poco tempo, dir quanto non so, che la dea cerridwen l`anello dei re gli donò;
giusto con la sua gente e col nemico senza pietà, con lui in dubonia ora regna la prosperità;
popolo felice che onora la propria terra, temuto e spietato quando scende in guerra;
e quando vecchio e stanco, coi nipoti intorno al fuoco siederò riunito,
una lacrima di gioia scenderà sul mio volto narrando le gesta di auron, l`ardito.
Coraggiosi O forse imprudenti? Restano dei temerari. Nessuno può fermarli O solo ostacolarli. Vicini alla perfezione, In guerra come in pace.
Fermatevi, sciocchi. Rischiate solo la vita O un’indecorosa fuga. Cruthne è la loro dimora, Invalicabile ed eterna.
La Spada dei Re <donata a sua volta a Elessar, Sesto Righ di Corinium> e un Torque da feidelm; Un Anello e un Pugnale da Glenda; Un Anello e un Torque da Abulafia; un Chiodo da Kaedan; una Fiaschetta da Keavy; una Fibula da Atlas; un Torque da DraigUisge; l`Anello dei Guerrieri da Hector; l`Awen Mor da Kathrina; la Spilla Pitta da Nyus; un Triskell da D.o; un Bracciale di Rame da Viper; una Mucca da Morkar.
Note [dalla Scheda]
Cullato fra le braccia della follia, riscaldato dalla gioia senza confine di una madre a lui cara piu della Spada, DraigUisge il suo nome...