Paul Eluard
Paul Éluard pseudonimo di Eugène Émile Paul Grindel Saint-Denis 14 dicembre 1895 - Charenton-le-Pont 24 settembre 1952
Indice
Biografia
Paul Grindel (adotterà il nome d'arte Éluard nel 1916 riprendendolo dalla nonna materna) nasce da Clément-Eugene Grindel, un contabile socialista e da Jeanne-Marie Cousin una sarta per signora.
Frequenta le scuole a Saint-Denis, Aulnay-sous-Bois e nel 1908 a Parigi dove nel frattempo la famiglia si è trasferita.
Prosegue gli studi a Parigi fino al 1912, quando a causa di un attacco di emottisi deve entrare nel sanatorio di Clavades a Davos in Svizzera dove rimarrà per quattordici mesi.
A Clavades incontra una giovane russa, che egli chiamerà Gala e che diventerà in seguito sua moglie, scrive versi ispirandosi al vitalismo di Whitman e alla musicalità di Verlaine che pubblica insieme ad alcune composizioni sparse su riviste oltre a due poemetti: Premiers Poèmes e Dialogues des inutiles.
Nel febbraio del 1914 Paul viene dimesso dal sanatorio e quando ad agosto scoppia la guerra, è arruolato con destinazione ai servizi ausiliari. Diventa su sua richiesta fante in prima linea e nel febbraio del 1917 sposa Gala. Ammalatosi nuovamente nel maggio dello stesso anno, viene definitivamente assegnato ai servizi ausiliari.
Nel maggio del 1918 nasce la figlia Cécile e nel maggio dell'anno seguente viene smobilitato.
Risale al 1916 la raccolta di versi Le devoir che ripubblica ampliata nel 1918 con il titolo La devoir et l'inquiétude e i Poèmes pour la paix.
Nel 1919 partecipa alla vita del movimento dadaista e stringe rapporti di amicizia con i rappresentanti della contestazione artistica francese quali Paulhan, Aragon, Breton, Soupault e Tzara.
Collabora intanto a diverse riviste d'avanguardia e dirige egli stesso la significativa rivista "Provèrbe".
Nel 1920 pubblica Les animaux et leurs hommes, les hommes et leurs animaux, nel 1921 Les nécessités de la vie et les conséquences des réves, nel 1922 Répétitions e Les malheurs des immortels.
Nel 1923 si contrappone, al dadaismo che si sta disgregando, il surrealismo ed Éluard passa, insieme ad Aragon, Péret e a Breton al nuovo movimento.
L'animatore del surrealismo è André Breton e a lui Éluard dedica, nel 1924, Mourir de ne pas mourir.
Nello stesso anno, colto da una crisi interiore, Paul abbandona improvvisamente Parigi e per sette mesi non dà notizie di sé, tanto da essere considerato morto. In realtà egli compie un lungo viaggio per mare da Marsiglia al Pacifico per fuggire alle contraddizioni che lo tormentavano. Ritorna a Parigi nell'ottobre del 1924 e presto riprende la sua attività nell'avanguardia. Continua a scrivere versi e nel 1925 pubblica 152 proverbes mis au goût du jour, in collaborazione con Péret e Au défaut du silence, con illustrazioni di Max Ernst; nel 1926 esce Capitale de la douleur e Les dessous d'une vie ou la pyramide humaine. Sempre nel 1926 aderisce al Partito comunista e con la pubblicazione di Capitale de la douleur viene riconosciuto come il "più poetico rappresentante della scuola surrealista". Da quel momento vive in modo appassionato la vita del gruppo con mostre, incontri, proteste, libri, riviste, riunioni surrealiste.
Nella seconda metà del 1928 Paul ha una ricaduta del suo male ed è ricoverato per diversi mesi in un sanatorio dei Grigioni ma appena è dimesso continua, a fianco alla sua militanza surrealista, l'opera di poeta pubblicando, nel 1929 Défense de savoir con un frontespizio di Giorgio De Chirico e L'amour la poésie.
In questo periodo la sua vita con Gala attraversa un momento di profonda crisi e nel dicembre del 1929 incontra Maria Benz figlia di saltimbanchi, detta "Nusch" che diventa la sua nuova compagna e che lo seguirà fino alla morte improvvisa avvenuta nel 1946.
Gli anni che vanno dal 1930 al 1938 vedono Éluard impegnato contro la repressione della società mentre si fa sempre più vicina la violenza della dittatura fascista che porta all'avvento di Hitler in Germania e alla vittoria di Franco in Spagna.
Il poeta è sempre presente nell'offrire contributi non solamente poetici ma umani e politici. In questo periodo egli si allontana dal partito anche se non partecipa integralmente alle critiche che i surrealisti, ormai su una linea trotzkista, muovono all'Unione Sovietica e non sottoscrive il manifesto di protesta surrealista per il primo processo di epurazione politica di Mosca nel 1936 e non aderisce alla Federazione internazionale dell'arte rivoluzionaria fondata da Breton.
Pubblica in questi anni molti libri tra i quali A toute épreuve nel 1930, Le vie immédiate nel 1932, La rose pubblique nel 1934, Facile nel 1935, Les yeux fertiles nel 1936, Les mains libres nel 1937, Cours naturel nel 1938.
Nel settembre del 1939, allo scoppio della seconda guerra mondiale, Éluard viene richiamato come tenente per prestare servizio nell'intendenza ma nel giugno del 1940, data che segna il crollo della Francia davanti a Hitler, egli viene smobilitato e può rientrare a Parigi.
Nel 1942 chiede nuovamente l'iscrizione al partito comunista francese (P.C.F.) e fa parte del movimento clandestino, contrassegnando il suo contributo alla resistenza con edizioni di libri di versi e di giornali alla macchia e trasmissioni radiofoniche clandestine. È del '42 la sua famosa poesia Liberté.
Nel febbraio del 1944 Éluard rientra a Parigi ancora occupata dai tedeschi e il 25 agosto dello stesso anno avviene la liberazione.
Risalgono a questi anni Chanson complète e Mèdieuses nel 1939, Le livre ouvert. I e II (1940 e 1941), Poèsiìe et vérité nel 1942, Au rendez-vous allemaid (1942-1945), Le lit table nel 1944.
Dopo la liberazione e alla fine del conflitto, Éluard si impegna con il comunismo e compie numerosi viaggi nei paesi dell'Europa orientale, appoggia in Grecia la lotta per la liberazione e in Italia prende parte attivamente, nel 1946, alla campagna per l'avvento della Repubblica.
Il 28 novembre, Éluard, che si trova in Svizzera, riceve la notizia della morte improvvisa di Nusch e ne rimane profondamente scosso. Solamente alla fine dell'anno ricomincia a riprendersi e si butta più che mai nell'impegno politico e nella poesia.
Nel 1949, in occasione della sua permanenza in Messico, dove partecipa al "Convegno internazionale per la pace" incontra Dominique Lemor che sposa nel 1951. Ma nei primi giorni del settembre 1952, Éluard ha un improvviso attacco di angina pectoris e il 18 novembre dello stesso anno, in seguito ad un nuovo attacco, muore. Viene sepolto nel cimitero parigino di Père Lachaise.
Sono di questi ultimi anni molte opere tra le quali, Poésie ininterrompue del 1946 (la seconda parte viene pubblicata postuma, nel 1953), Le dur désir de durer sempre nel 1946, Poèmes politique nel 1948, Une leçon de morale nel 1949, Tout dire e Le Phénix nel 1951.
Bibliografia
Opere
- Premiers Poèmes publiés sous le nom de Paul-Eugène GrindeD, Paris, Lyon, Nouvelle Édition française, 1913.
- Dialogues des inutiles (publiés sous le nom de Paul-Eugène Grindel), Les Œuvres nouvelles, 1914.
- Le Devoir et l'Inquiétude, poèmes suivis de Le Rire d'un autre, A. J. Gonon, 1917.
- Les Animaux et leurs hommes. Les Hommes et leurs animaux Au Sans Pareil, 1920, nouvelle édition avec illustrations de V Hugo, Gallimard, 1937.
- Les Nécessites de la vie et les Conséquences des rêves, précédé d'Exemples, Au Sans Pareil, 1921, nouvelle édition avec dessins de R. Magritte, Paris, Bruxelles. Éd. Lumière, 1946.
- Répétitions, Au Sans Pareil, 1922.
- Les Malheurs des immortels révèles par Paul Eluard et Max Ernst, Librairie Six,1922; rééd. aux Éd. de la revue Fontaine, 1945.
- Mourir de ne pas mourir, Éd. de la NRF, 1924.
- 152 Proverbes mis au goût du jour, en collaboration avec Benjamin Péret, La Révolution surréaliste, 1925.
- Capitale de la douleur, Éd. de la NRF, 1926; plusieurs rééditions chez Gallimard.
- Les Dessous d'une vie ou la Pyramide humaine, Marseille, Cahiers du Sud, 1926.
- Défense de savoir, Éd. surréalistes, 1928.
- L'Amour la Poésie, Gallimard, 1929; rééd. chez le même éditeur.
- Ralentir travaux, en collaboration avec André Breton et René Char, Éd. Sur-réalistes. 1930.
- A toute épreuve, Éd. surréalistes, 1930; nouvelle édition avec illustrations de J. Miró, Genève, G. Cramer, 1958.
- L'Immaculée Conception, en collaboration avec André Breton, J. Corti, 1930, rééd. Seghers, 1961.
- La Vie immédiate, Éd. des Cahiers libres, 1932.
- Comme deux gouttes d'eau, J. Corti, 1933.
- La Rosé publique, Gallimard, 1934.
- Nuits partagées, GLU, 1935.
- Facile, GLM, 1935.
Collegamenti esterni
152 Proverbes, La Révolution surréaliste, 1925
152 proverbi aggiornati in collaborazione con Benjamin Péret, La Révolution surréaliste, 1925 (traduzione di Marco Vignolo Gargini).
1. Avant le déluge, désarmez les cerveaux. (Prima del diluvio, disarmate il cervello.)
2. Une maîtresse en mérite une autre. (Una padrona ne merita un’altra.)
3. Ne brûlez pas les parfums dans les fleurs. (Non bruciate i profumi nei fiori.)
4. Les éléphants sont contagieux. (Gli elefanti sono contagiosi.)
5. Il faut rendre à la paille ce qui appartient à la poutre. (Bisogna rendere alla paglia ciò che appartiene alla trave.)
6. La diction est une seconde punition. (La dizione è una seconda punizione.)
7. Comme une huître qui a trouvé une perle. (Come un’ostrica che ha trovato una perla.)
8. Qui couche avec le pape doit avoir de longs pieds. (Chi dorme con il papa deve avere i piedi lunghi.)
9. Le trottoir mélange les sexes. (Il marciapiede mischia i sessi.)
10. A fourneau vert, chameau bleu. (A fornello verde, cammello blu.)
11. Sommeil qui chante fait trembler les ombres. (Sonno che canta fa tremare le ombre.)
12. Ne mets pas la manucure dans la cave. (Non mettere la manicure in cantina.)
13. Quand un œuf casse des œufs, c’est qu’il n’aime pas les omelettes. (Quando un uovo rompe delle uova, vuol dire che non gli piacciono le omelette.)
14. L’agent fraîchement assommé se masturbe de même. (L’agente accoppato di fresco si masturba lo stesso.)
15. La danse règne sur le bois blanc. (La danza regna sul legno bianco.)
16. Les grands oiseaux font les petites persiennes. (I grandi uccelli fanno le piccole persiane.)
17. Un crabe, sous n’importe quel autre nom, n’oublierait pas la mer. (Un granchio, in qualunque altro nome, non dimenticherebbe il mare.)
18. Nul ne nage dans la futaie. (Nessuno nuota nella foresta.)
19. « Examine mon cas » dit le héros à l’héroïne. («Esamina il moi caso» dice l’eroe all’eroina.)
20. Pour la canaille obsession vaut mitre. (Per la canaglia l’ossessione vale la mitra del vescovo.)
21. Les labyrinthes ne sont pas faits pour les chiens. (I labririnti non sono fatti per i cani.)
22. Rincer l’arbre. (Risciacquare l’albero.)
23. Orfèvre, pas plus haut que le gazon. (Orefice, non più alto dell’erba.)
24. Les curés ont toujours peur. (I preti hanno sempre paura.)
25. C’est le gant qui tombe dans la chaussure. (È il guanto che cade nella scarpa.)
26. Devenu creux, le cap se fait tétine. (Una volta vuoto, il capo diventa capezzolo.)
27. Le soleil ne luit pour personne. (Il sole non risplende per nessuno.)
28. Épargner la manne, c’est rater l’enfant. (Risparmiare la manna è perdere il bambino.)
29. Un vrai voleur d’hirondelles. (Un vero ladro di rondini.)
30. A petits tonneaux, petits tonneaux. (A piccole botti, piccole botti.)
31. Ne fumez pas le Job ou ne fumez pas. (Non fumatevi il cervello o non fumate.)
32. Plus elle est loin de l’urne plus la barbe est longue. (Più è lontana dall’urna più la barba s’allunga.)
33. La concierge pique à la machine. (La portinaia cuce a macchina.)
34. Belette n’est pas de bois. (La donnola non è di legno.)
35. Trois dattes dans une flûte. (Tre datteri in un flauto.)
36. Il ne faut pas coudre les animaux. (Non bisogna cucire gli animali.)
37. Dieu calme le corail. (Dio calma il corallo.)
38. Tourner le radius du côté du mur. (Girare il radio dalla parte del muto.)
39. Qui s’y remue s’y perd. (Chi ci si muove ci si perde.)
40. Il faut battre sa mère pendant qu’elle est jeune. (Bisogna battere la propria madre finché è giovane.)
41. Un clou chasse Hercule. (Un chiodo scaccia Ercole.)
42. Quand la raison n’est pas là, les souris dansent. (Quando la ragione non c’è, i topi ballano.)
43. Un peu plus vert et moins que blond. (Un po’ più verde e meno che biondo.)
44. Viande froide n’éteint pas le feu. (Carne fredda non spegne il fuoco.)
45. Une ombre est une ombre quand même. (Un’ombra è ancora un’ombra.)
46. Saisir l’œil par le monocle. (Cogliere l’occhio con il monocolo.)
47. Le silence fait pleurer les mères. (Il silenzio fa piangere le madri.)
48. Peau qui pèle va au ciel. (Pelle squamata va in paradiso.)
49. Il n’y a pas de désir sans reine. (Non c’è desiderio senza regina.)
50. Qui n’entend que moi entend tout. (Chi intende solo me intende tutto.)
51. Trop de mortier nuit au blé. (Troppo mortaio notte al grano.)
52. Une femme nue est bientôt amoureuse. (Una donna nuda è subito innamorata.)
53. Qui sème des ongles récolte une torche. (Chi semina unghie raccoglie una torcia.)
54. La grandeur ne consiste pas dans les ruses, mais dans les erreurs. (La grandezza non consiste nelle astuzie, ma negli errori.)
55. On n’est jamais blanchi que par les pierres. (Si è sbiancati soltanto dalle pietre.)
56. Mourir quand il n’est plus temps. (Morire quando non è più tempo.)
57. Se mettre une toupie sur la tête. (Mettersi una trottola sul capo.)
58. Honore Sébastien si Ferdinand est libre. (Onora Sebastiano se Ferdinando è libero.)
59. Trois font une truie. (Tre fanno una troia.)
60. Il y a toujours un squelette dans le buffet. (C’è sempre uno scheletro nella credenza.)
61. La métrite adoucit les flirts. (La metrite addolcisce i flirt.)
62. Un loup fait deux beaux visages. (Un lupo fa due bei visi.)
63. Saisir la malle du blond. (Cogliere il tronco di biondo.)
64. Les complices s’enrichissent. (I complici si arricchiscono.)
65. La feuille précède le vent. (La foglia precede il vento.)
66. Les cerises tombent où les textes manquent. (Le ciliege cascano dove i testi mancano.)
67. Joyeux dans l’eau, pâle dans le miroir. (Felice nell’acqua, pallido nello specchio.)
68. Le marbre des odeurs a des veines mouvantes. (Il marmo degli odori ha vene in movimento.)
69. Mettez un moulin à cheval, il ira à Chatou. (Mettete un mulino a cavallo, andrà a Chatou.)
70. S’il n’en reste qu’une, c’est la foudre. (Se ne rimane solo uno, è il fulmine.)
71. Il ne faut pas lâcher la canne pour la pêche. (Non bisogna mollare la canna da pesca.)
72. Duvet cotonneux des médailles. (Peluria cotonata di medaglie.)
73. Vague de sous, puits de moules. (Sotto l’onda, pozzo di cozze.)
74. Un nègre marche à côté de vous et vous voile la route. (Un negro vi cammina accanto e vi oscura la strada.)
75. Le rat arrose, la cigogne sèche. (Il ratto annaffia, la cicogna asciuga.)
76. Les enfants qui parlent ne pleurent pas. (I bambini che parlano non piangono.)
77. A chaque jour suffit sa tente. (A ogni giorno basta la sua tenda.)
78. Comme une poulie dans un pâté. (Come una carrucola in un pâté.)
79. Tout ce qui grossit n’est pas mou. (Tutto ciò che cresce non è morbido.)
80. C’est l’auréole qui perce la dentelle. (È l’aureola che trafigge il merletto.)
81. Les poils tombés ne repoussent pas pour rien. (I peli caduti non ricrescono per niente.)
82. Coupez votre doigt selon la bague. (Tagliate il vostro dito secondo l’anello.)
83. Il y a toujours une perle dans ta bouche. (C’è sempre una perla nella tua bocca.)
84. Ne jetez aux démons que les anges. (Gettate ai demoni solo gli angeli.)
85. Vous avez tout lu mais rien bu. (Avete letto tutto ma bevuto niente.)
86. A quelque rose chasseur est bon. (Un cacciatore fa bene a qualche rosa.)
87. Faire son petit sou neuf. (Fare il proprio nuovo soldino.)
88. Loin des glands, près du boxeur. (Lontano dalle ghiande, vicino al pugile.)
89. Fidèle comme un chat sans os. (Fedele come un gatto senz’ossa.)
90. Un cou crasseux fait un pipe culottée. (Un collo sudicio fa una pipa ingrommata.)
91. Les beaux crânes font de belles découvertes. (I bei crani fanno delle belle scoperte.)
92. Gratter sa voisine ne fleurit pas en mai. (Grattare la propria vicina non fiorisce in maggio.)
93. D’abord enfermez le collier, ensuite attrapez-le. (Prima chiudete il collare, poi afferratelo.)
94. Tout ce qui vient de ma cuisine grandit dans la cour. (Tutto ciò che viene dalla mia cucina cresce nel cortile.)
95. Brûler le coq pour grossir. (Bruciare il gallo per ingrassare.)
96. Tirez toujours avant de ramper. (Tirate sempre prima di strisciare.)
97. Un corset en juillet vaut un troupeau de rats. (Un bustino in luglio vale un branco di ratti.)
98. User sa corde en se pendant. (Usare la propria corda per impiccarsi.)
99. Une brume s’y prend plus gentiment. (Una nebbia comincia più gentilmente.)
100. Jouer du violon le mardi. (Suonare il violino il martedì.)
101. Le pélican est ce qui se rapproche le plus du bonnet de nuit. (Il pellicano è ciò che si avvicina di più a un berretto da notte.)
102. Saluer l’âne qui broute des griffes. (Salutare l’asino che bruca le impronte.)
103. Rassemble, afin d’aimer. (Raccoglie, per amare.)
104. Les courtisanes perdent leurs as. (I cortigiani perdono il loro asso.)
105. Passe ou file. (Passa o fila.)
106. Les savants qui s’approchent jettent leurs vêtements dans les fossés. (I saggi che si avvicinano buttano le loro vesti nei fossi.)
107. Faire deux heures d’une horloge. (Fare due ore di un orologio.)
108. Les homards qui chantent sont américains. (Le aragoste che cantano sono americane.)
109. Il n’y a pas de cheveux sans rides. (Non ci sono capelli senza rughe.)
110. Les amants coupent les amantes. (Gli amanti tagliano le amanti.)
111. Un albinos ne fait pas le beau temps. (Un albino non fa il bel tempo.)
112. Tout ce qui vole n’est pas rose. (Non è rosa tutto ciò che vola.)
113. Je suis venu, je me suis assis, je suis parti. (Sono venuto, mi sono seduto, me ne sono andato.)
114. Il y a loin de la route aux escargots. (Ce n’è di strada per le lumache.)
115. Rouge comme un pharmacien. (Rosso come un farmacista.)
116. Porter ses os à sa mère. (Portare le proprie ossa alla mamma.)
117. Un plongeon vaut mieux qu’une grimace. (Un tuffo è meglio di una smorfia.)
118. Le son fait la Beauce. (Il suono fa la Beauce [regione a sud-est di Parigi])
119. Dans le paysage, un beau fruit fait une bosse et un trou. (Nel paesaggio, un bel frutto fa una gobba e un buco.)
120. A chien étranglé, porte fermée. (A cane strozzato, porta chiusa.)
121. Herbe sonore se prend au nid. (L’erba sonora si impiglia nel nido.)
122. Dansez tout le jour ou perdez vos binocles. (Danzate tutto il giorno o perdete il vostro binocolo.)
123. Sourd comme l’oreille d’une cloche. (Sordo come l’orecchio di una campana.)
124. Deux crins font un crime. (Due crini fanno un crimine.)
125. Mieux vaut mourir d’amour que d’aimer sans regrets. (Meglio morire d’amore che amare senza rimpianti.)
126. Il y a un ivrogne pour les curieux. (C’è un ubriaco per i curiosi.)
127. C’est un rat qui dégonfle un autre rat. (È un ratto che sgonfia un altro ratto.)
128. Un trombone dans un verre d’eau. (Un trombone [graffetta] in un bicchiere d’acqua.)
129. Une arme suffit pour montrer la vie. (Un’arma è sufficiente per mostrare la vita.)
130. Un jeune homme marié perd son nez. (Un giovanotto sposato perde il suo naso.)
131. Il n’y a pas de bijoux sans ivresse. (Non ci sono gioielli senza ebbrezza.)
132. Les castors ne se purgent pas la nuit. (I castori non si purgano la notte.)
133. Mon prochain, c’est hier ou demain. (Mio vicino, è ieri o domani.)
134. Écraser deux pavés avec la même souche. (Schiacciare due pezzi con lo stesso ceppo.)
135. Tuer n’est jamais voler. (Uccidere non è mai rubare.)
136. Ne grattez pas le squelette de vos aïeux. (Non grattate lo scheletro dei vostri avi.)
137. Taquiner le corbillard. (Molestare il carro funebre.)
138. Les pelles ne se vendent pas sans fusils. (Le pale non si vendono senza fucili.)
139. A chacun sa panse. (A ciascuno la sua pancia.)
140. Les blessures en forme d’arc ne conjurent pas l’orage. (Le ferite arcuate non scongiurano il temporale.)
141. Sois grand avant d’être gras. (Sii grande prima d’essere grasso.)
142. Un rêve sans étoiles est un rêve oublié. (Un sogno senza stelle è un sogno scordato.)
143. Brosse d’amour pour les hirsutes. (Spazzola d’amore per gli irsuti.)
144. Le sein est toujours le cadet. (Il seno è sempre il cadetto.)
145. Pendu aux cerises. (Impiccato alle ciliegie.)
146. Chien mal peigné s’arrache les poils. (Cane mal pettinato si strappa i peli.)
147. Celui qui n’a jamais senti la pluie se moque des nénuphars. (Chi non ha mai sentito la pioggia si fa beffe dei nenufari.)
148. La rivière est borgne. (Il fiume è guercio.)
149. Une tarte suffit pour l’horizon. (Una torta basta per l’orizzonte.)
150. A bonne mère, suie chaude. (A buona madre, fuliggine calda.)
151. Quand la route est faite, il faut la refaire. (Quando la strada è fatta, va rifatta.)
152. Vivre d’erreurs et de parfums. (Vivere di errori e di profumi.)