Coprolalia
Eziologia
Le origini di tale disturbo possono derivare sia da turba psichica che da fattori ambientali in grado di favorirla, come ad esempio la sindrome di Tourette, la quale porta la persona affetta da tale malattia psichica, oltre ad avere dei tic, ad utilizzare questo tipo di linguaggio. È da notare, comunque, come la maggior parte dei malati della sindrome di Tourette non mostrino i sintomi della coprolalia.<ref> cite web url = http://www.tourettes-disorder.com/symptoms/coprolalia.html </ref>
La coprolalia colpisce maggiormente la fascia adolescenziale mentre la sua incidenza tende a descrescere con l'aumentare della età.<ref> cite web url = http://www.tourettes-disorder.com/symptoms/coprolalia.html </ref>
I termini usati dal coprolalico spesso riguardano la sessualità e l'ambito degli "slogan" razzisti. La coprolalia viene indotta, talvolta da qualche parola che il malato ascolta durante i dialoghi e le comunicazioni che effettua con i suoi interlocutori o che riceve dall'ambiente circostante e che viene ripetuta più volte in associazione a una volgarità.
Nonostante le apparenze, questo sintomo non è frutto di una scelta consapevole e volontaria, ma si manifesta nell'ambito di un irrefrenabile rito di natura compulsiva.
Non necessariamente i contenuti espressi nelle frasi volgari riflettono il reale pensiero del malato.<ref> cite web url = http://en.wikipedia.org/wiki/Coprolalia </ref>
Inoltre la coprolalia non va confusa con quelle manifestazioni di volgarità e di oscenità usate nel linguaggio comune, in quanto i "tic" vocali non sembrano aver alcun riferimento con il contesto sociale ed emozionale del malato, ma spesso vengono emessi con toni, timbri e cadenze persino diversi rispetto al normale flusso verbale.
È da ricordare che si definisce "copropraxia" la manifestazione di gesti scurrili, mentre "coprografia" non è altro che scrivere o disegnare contenuti osceni.
Terapia
Per quanto riguarda la terapia utilizzata per curare i malati di coprolalia, viene preferita una cura farmacologica; alcuni pazienti vengono sottoposti ad iniezioni di "botilinum toxin" eseguite vicino alle corde vocali, con l'intento di aiutare a controllare sia il volume degli sfoghi coprilalici sia l'intensità dei "tic", grazie all'effetto paralizzante della sostanza.<ref>Scott BL, Jankovic J, Donovan DT. Botulinum toxin injection into vocal cord in the treatment of malignant coprolalia associated with Tourette's syndrome. Mov Disord. 1996 Jul;11(4):431-3. PMID 8813224</ref><ref>Jankovic J. Botulinum toxin in the treatment of dystonic tics. Mov Disord. 1994 May;9(3):347-9. PMID 8041378</ref><ref>Kwak CH, Hanna PA, Jankovic J. Botulinum toxin in the treatment of tics. Arch Neurol. 2000 Aug;57(8):1190-3. PMID 10927800</ref>
Note
| references-column-width | references-column-count references-column-count-{{{1}}} }} | {{#if: | references-column-width }} }}" style="{{#if: | {{#iferror: {{#ifexpr: 1 > 1 }} | Template:Column-width | Template:Column-count }} | {{#if: | Template:Column-width }} }} list-style-type: {{#switch: | lower-alpha | lower-greek | lower-roman = {{{group}}} | #default = decimal}};"><references group=""></references>