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Anche sua sorella gemella Marisa è stata attrice con il nome di Marisa Pavan.
Indice
Carriera
La Pierangeli debuttò nel film Domani è troppo tardi del regista Leonida Moguy con cui vinse il Nastro d'Argento alla migliore attrice protagonista. Stabilitasi in seguito negli Stati Uniti, esordì a Hollywood con il lungometraggio Teresa (1951), diretto dal premio Oscar Fred Zinnemann. Divenne così una delle prime attrici italiane ad affermarsi nel cinema statunitense: nel solo 1952 venne diretta da Richard Brooks nel film L'immagine meravigliosa, da Andrew Marton nel film I lupi mannari, da Norman Foster in Sombrero, e comparve in un episodio del film Storia di tre amori. Nello stesso anno fu quindi premiata con il Golden Globe alla miglior promessa femminile; nel 1955 fu invece candidata all'Henrietta Award per la migliore attrice dell'anno. Negli anni successivi alternò alcune parti di rilievo in film di successo, come le protagoniste femminili di Lassù qualcuno mi ama (1956) in cui fu diretta da Robert Wise e affiancò Paul Newman, e de La tortura del silenzio (1961) di Guy Green per cui fu nominata al BAFTA alla migliore attrice protagonista, a molti ruoli minori in film commerciali e pubblicità televisive.
Vita privata
Dopo una relazione sentimentale con l'attore Kirk Douglas, maggiore di lei per età, si innamorò nell'estate del 1954 dell'allora astro nascente James Dean. La relazione ed un possibile matrimonio fra i due furono fortemente ostacolati dalla cattolica famiglia della giovane. Nonostante ciò memorabili sono rimaste - secondo i biografi - le loro cene a lume di candela nei ristorantini di Santa Monica e le romantiche passeggiate al chiaro di luna (una lettera trovata dopo la sua morte testimonia come Jimmy Dean - che di lì a poco sarebbe entrato nella leggenda - fu "il suo solo e unico amore").
Nell'autunno del 1954, a sorpresa, si unì in matrimonio con il cantante e attore italoamericano Vic Damone, da cui nell'agosto 1955 ebbe un figlio, Perry. Nel 1958 divorziò da Damone per sposare tre anni dopo (14 febbraio 1962, a Londra) il compositore e direttore d'orchestra Armando Trovajoli, di quindici anni più grande, da cui ebbe l'anno seguente un figlio, Howard Andrea. Il matrimonio finì con un divorzio nel 1969.
La fine
Dopo il secondo divorzio, in preda ad un profondo stato depressivo e in gravi difficoltà economiche, lasciò il mondo del cinema. Vano fu il tentativo dell'amica e collega Debbie Reynolds di reintrodurla negli ambienti dello spettacolo. Venne trovata morta per overdose di barbiturici il 10 settembre 1971 nel suo appartamento di Los Angeles. Aveva trentanove anni. È sepolta nel cimitero di Rueil Malmaison, in Francia.
Filmografia
- Domani è troppo tardi, regia di Léonide Moguy (1950)
- Domani è un altro giorno, regia di Léonide Moguy (1951)
- Teresa, regia di Fred Zinnemann (1951)
- L'immagine meravigliosa (The Light Touch), regia di Richard Brooks (1952)
- I lupi mannari (The Devil Makes Three), regia di Andrew Marton (1952)
- Equilibrio (Equilibrium), episodio di Storia di tre amori (The Story of Three Loves), regia di Gottfried Reinhardt (1953)
- Sombrero, regia di Norman Foster (1953)
- Santarellina (Mam'zelle Nitouche), regia di Yves Allégret (1954)
- La fiamma e la carne (The Flame and the Flesh), regia di Richard Brooks (1954)
- Il calice d'argento (The Silver Chalice), regia di Victor Saville (1954)
- Donne... Dadi... Denaro (Meet Me in Las Vegas), regia di Roy Rowland, cameo, non accreditata (1956)
- Porto Africa (Port Afrique), regia di Rudolph Maté (1956)
- Lassù qualcuno mi ama (Somebody Up There Likes Me), regia di Robert Wise (1956)
- I clandestini della frontiera (The Vintage), regia di Jeffrey Hayden (1957)
- Il principe del circo (Merry Andrew), regia di Michael Kidd (1958)
- SOS Pacific, regia di Guy Green (1959)
- I moschettieri del mare, regia di Massimo Patrizi e Steno (1960)
- La tortura del silenzio (The Angry Silence), regia di Guy Green (1960)
- L'ammutinamento, regia di Silvio Amadio (1962)
- Sodoma e Gomorra (Sodom and Gomorrah), regia di Robert Aldrich e Sergio Leone (non accreditato) (1962)
- OSS 117 minaccia Bangkok (Banco à Bangkok pour OSS 117), regia di André Hunebelle (1964)
- Missione mortale Molo 83, regia di Sergio Bergonzelli (1965)
- Berlino - Appuntamento per le spie, regia di Vittorio Sala (1965)
- La battaglia dei giganti (Battle of the Bulge), regia di Ken Annakin (1965)
- Per mille dollari al giorno, regia di Silvio Amadio (1966)
- Caccia ai violenti (One Step to Hell), regia di Nino Scolaro e Sandy Howard (1967)
- Kol Mamzer Melech, regia di Uri Zohar, Israele (1968)
- Rose rosse per il fuhrer, regia di Fernando Di Leo (1968)
- La vera storia di Frank Mannata (¡Viva América!), regia di Javier Setó (1969)
- Addio, Alexandra, regia di Enzo Battaglia (1969)
- Nelle pieghe della carne, regia di Sergio Bergonzelli (1970)
- Quell'amore particolare, regia di Carlo Martinelli (1970)
- Octaman, regia di Harry Essex (1971)
Doppiaggio
- Germana Calderini in: Lassù qualcuno mi ama, I lupi mannari, La fiamma e la carne, L'immagine meravigliosa, Sombrero, Storia di tre amori
Pur essendo italiana Anna Maria Pierangeli è stata doppiata in 7 dei suoi film, tutti degli anni cinquanta eccetto Sodoma e Gomorra del 1962. La doppiatrice di Anna Maria era sempre Germana Calderini ma in Sodoma e Gomorra fu Maria Pia Di Meo.
Bibliografia
- Articolo su Cristina Gajoni pubblicato sulla rivista Tempo, n° 31, 4 agosto 1962, pag. 79