Differenze tra le versioni di "Storia dell'Associazione Sportiva Varese 1910"
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Indice
Dalla fondazione alla Serie A
La fondazione ed il primo campionato in Prima Categoria
Il 22 marzo 1910 a Varese, si costituì una società per il gioco del calcio, con il nome di Varese Football Club, continuando l'attività locale iniziata due anni prima. La squadra vestiva inizialmente divisa in seta di colore biancoviola ed il campo di gioco era la piazza del mercato. I dirigenti ed i giocatori pagavano la quota associativa di una lira al mese. Nei primi anni di vita la squadra giocò solo amichevoli (Aurora Busto Arsizio, Libertas Gallarate, Luino, Unione Sportiva Milanese e la grande Inter) e si iniziò a costituire la squadra che nel 1914 prese parte al primo campionato ufficiale, il campionato di Promozione della Comitato Regionale Lombardo, in cui partecipavano 18 formazioni per tre promozioni in prima categoria. Il Varese Fbc si classificò primo nel girone di qualificazione con 15 punti, davanti a Saronno (13 punti), Aurora Busto Arsizio (10), Luino (9), Libertas (9) e Legnano (2). Nel girone finale fu terzo a 10 punti, preceduto da Pavia (14 punti), Ausonia Pro Gorla (11) e davanti ad Atalanta (8), Saronno (6) e Pro Lissone (5). Nel maggio del 1915, quando mancava ancora una giornata da disputare, la guerra interruppe le attività. Dopo il conflitto, alla ripresa dei campionati nel 1919, venne promosso nella Massima Serie 1919-1920 (allora denominata Prima Categoria); le 18 squadre lombarde vennero suddivise in tre gironi da sei squadre, di cui le prime due venivano ammesse alla fase interregionale successiva e l'ultima retrocedeva. Inserito nel girone C, terminò il campionato ultimo a pari merito con il Como con soli 4 punti. Per determinare la retrocedente fu necessario uno spareggio che fu disputato a Saronno l'8 febbraio, in cui i rivali del Como furono battuti 2-1 grazie ad un gol di Vedani al 13° minuto del secondo tempo supplementare {{#if:||}}. Nella Massima Serie 1920-1921 le 24 squadre lombarde erano suddivise in sei gironi da quattro, in cui le vincenti partecipavano al girone finale regionale, mentre le ultime retrocedevano. Il gruppo C venne vinto dall'U.S. Milanese (12 punti), mentre il Varese Fbc chiuse a pari merito con la Pro Sesto a due punti. Fu ancora necessario uno spareggio, disputato a Busto Arsizio il 5 dicembre 1920, che vide la Pro sconfitta per 2-1. Per la stagione 1921-1922 il campionato italiano subì la scissione tra la F.I.G.C. e il C.C.I.. La società varesina rimase fedele alla F.I.G.C., dove fu una delle sedici squadre lombarde suddivise in quattro girono da quattro. Il girone A lombardo venne vinto dal Como (9 punti), seguito dal Chiasso (8), dal Saronno (6) e dal Varese Fbc (1) che, a causa della riforma dei campionati, il cosiddetto Compromesso Colombo, fu condannato alla retrocessione in II Divisione. In questi tre anni in prima categoria disputò 24 incontri, con quattro vittorie, tra cui i due spareggi, tre pareggi e quindici sconfitte.<ref>Si confronti la Classifica perpetua del campionato italiano di calcio dal 1898 al 1929</ref> Le cronache dell'epoca descrivono una squadra che giocava un calcio tecnico e veloce, il cui giocatore più rappresentativo era il portiere Ghiringhelli, definito "ardito e coraggioso". {{#if:||}}
Il 3 febbraio 1923 si trasformò in Associazione Sportiva Varesina, tramite la fusione di Varese F.C., U.S. Varesina, C.S. Varesino e Moto Club Varese ed il 23 luglio 1926 in Varese Sportiva, nata dall'unione di Associazione Sportiva Varesina, Sport Club Luigi Ganna e Polisportiva Mussolini. Nel 1926-1927 i colori sociali diventarono il bianco ed il rosso, i colori della città. Nel quartiere di Masnago venne costruito nel 1925 lo Stadio del Littorio. Durante questi anni rimase tra le divisioni minori.
La Serie C
Verso la fine degli anni trenta venne istituita la serie C, strutturata in otto gironi in cui le vincenti si sarebbero affrontate in due gironi da quattro che avrebbero determinato le quattro promozioni in serie B. Nel campionato di serie C del 1938-1939 il Varese concluse al primo posto a pari merito con il Brescia che accedette alla fase successiva per miglior differenza reti. In questo campionato esordì il varesino Franco Ossola che l'allenatore Janni prontamente segnalò ai dirgenti del Torino, sua ex squadra. L'anno successivo, 1939-1940, il Varese vinse il suo girone con un punto di vantaggio sul Seregno, ma non superò la fase finale (Girone B:Vicenza 11 punti, Macerata 6, Varese 5, M.A.T.E.R. 2). Dopo il terzo posto nella stagione 1940-1941, concluse il campionato 1941-1942 alla pari con il Vigevano, ma stavolta la differenza reti diede ragione ai "Bosini". In quel campionato gli attaccanti varesini realizzano 119 gol in totale, tra cui spiccano i 39 gol di Toscano e i 24 di Garavelli {{#if:||}}. Nonostante un simile attacco, la squadra non riuscì a superare il girone di promozione per peggior differenza reti rispetto all'Anconitana (Girone B: Juve Palermo 7 punti, Anconitana e Varese 6, Cuneo 5). La sfortuna durò fino al 1943 quando venne promossa in Serie B. Vinto il proprio girone con relativa facilità con 5 punti di vantaggio sul Vigevano, vinse anche il giorne di promozione (Girone A: Varese 11 punti, Salernitana 10, Terni 9, Biellese 8, Forlì 2, Catania ritirata). La promozione arrivò il 4 maggio 1943 quando i biancorossi, di Eligio Caronni, allenato da Luisito Monti superarono il Terni grazie ai gol di Garavelli e Panagini. Quella stessa estate il regime fascista cadde e la penisola cominciò ad essere occupata dagli eserciti alleati: il campionato italiano di calcio venne momentaneamente sospeso.
Campionato Alta Italia 1944
20px Varese Sportiva - Juventus Cisitalia 20px
2 - 1Varese : Diamante; Boniforti, Remondini; Arezzi, Villa, Mazzotti; Ghirlanda, Panagini, Meazza, Turconi II, Ottino. Allenatore: Zamboni.
Juventus: Sentimenti IV; Brunella, Varglien II; Depretini, Parola, Capaccioli; Spadavecchia, Bo, Borel II, Santacroce, Quaranta.. Allenatore: Borel F.P..
Marcatori: 25' Ghirlanda, 71' Borel II, 90' Turconi II
20px Varese Sportiva - Juventus Cisitalia 20px 2 - 1Varese : Diamante; Boniforti, Remondini; Arezzi, Villa, Mazzotti; Ghirlanda, Panagini, Meazza, Turconi II, Ottino. Allenatore: Zamboni. Juventus: Sentimenti IV; Brunella, Varglien II; Depretini, Parola, Capaccioli; Spadavecchia, Bo, Borel II, Santacroce, Quaranta.. Allenatore: Borel F.P.. Marcatori: 25' Ghirlanda, 71' Borel II, 90' Turconi II |
Nel 1944, per dare una parvenza di normalità, venne istituito un fantomatico Campionato Alta Italia 1944. Nel Varese del presidente Mario Mentasti, guidati dall'allenatore Zamboni, arrivarono giocatori importanti: i mediani Remondini, serie A con il Milan, ed Arezzi, Venezia con Loik e Mazzola, la mezzala Turconi II dalla Pro Patria, il terzino Boniforti che giocherà nella Juventus e soprattutto Giuseppe Meazza. Si aggiunsero anche il terzino Signoretto e la mezzala Panagini, nella rosa del Varese vincitore del campionato di serie C. Il campionato era strutturato in una prima fase di qualificazione regionale ed il girone lombardo ad otto squadre venne vinto dall'Ambrosiana con 21 punti, seguita da Varese e Brescia con 16 punti. Fu necessario uno spareggio per determinare la seconda qualificata alla fase successiva: Varese-Brescia 1-0 ai tempi supplementari. Nel girone semifinale interregionale il Varese affrontò il Grande Torino (1-2 e 0-6) che vincerà il girone, nuovamente l'Ambrosiana (2-2 e 0-3) e la Juventus Cisitalia (2-1 e 0-6). In questo torneo i marcatori per il Varese furono Meazza con 7 gol e Turconi II, 6 gol {{#if:||}}.
Gli ultimi anni in Serie B
Nel 1946 riassunse la denominazione Varese Football Club e partecipò al campionato di serie B 1946-1947, strutturato eccezionalmente in quegli anni in tre gironi. Il Varese partì benissimo con cinque vittorie e due pareggi nelle prime sette partite, ma alla fine cedette il passo, giunse sedicesimo su 22 squadre nel girone settentrionale e si salvò per un punto all'ultima giornata, nonostante la sconfitta casalinga con il Novara e grazie alle sconfitte della Biellese a Lecco e della Vogherese a Lodi. L'anno successivo, 1947-1948, si decise che la serie B sarebbe ritornata a girone unico, alla quale sarebbero state ammesse solamente le prime sette di ogni girone. Il Varese terminò quattordicesimo e tornò dunque in serie C. Lo stadio del Littorio venne intitolato il 3 settembre 1950 al giocatore biancorosso Franco Ossola, passato al Torino e vittima della tragedia di Superga.
Nel 1957 venne ammesso in IV Serie d'Eccellenza e riuscì a risalire in serie C, dove rimase fino al 1963. Sotto la guida dell'imprenditore varesino Giovanni Borghi finalmente nel 1964 vinse la Serie B e venne promosso in Serie A.
Dalla Serie A agli anni 90
La prima stagione in Serie A
Tra il 1964 ed il 1975, partecipò a sette campionati di serie A. Nel 1963 vinse il campionato di serie C sotto la guida di Ettore Puricelli e l'anno successivo, nuovamente guidato dall'italo-uruguagio e trascinato dai 9 gol di Pasquina ed i 13 di Traspedini, vinse clamorosamente il campionato di serie B, approdando per la prima volta in serie A, 54 anni dopo la sua fondazione.
Per il campionato di serie A 1964-1965 si rinforzò con due forti centrocampisti stranieri: lo svedese Kurt Andersson ed il tedesco Horst Szymaniak, nazionale tedesco con due mondiali alle spalle. Nella prima stagione nella massima serie disputò un campionato relativamente tranquillo e raggiunse la salvezza matematica a poche giornate dal termine. Alla fine fu undicesima, con 30 punti, due in più del Genoa terzultima retrocessa.
L'anno successivo Giovanni Borghi subentrò a Casati alla presidenza. La squadra venne parzialmente rivoluzionata, ma arrivarono comunque giocatori importanti come i centravanti Boninsegna, allora ancora una giovane promessa, ed il francese Nestor Combin. La squadra venne affidata a Pietro Magni ma, sin dalla prima giornata, il Varese si trovò in ultima posizione. Vinse la sua prima partita alla ventitreesima giornata (2-1 in casa con il Torino) ed alla fine saranno solo due le vittorie e 15 punti in totale.
"Schiacciata la Juve da cinque gols"
20px | Per approfondire, vedi {{#if: |{{#if: |le voci Varese Football Club 1967-1968{{#if: |, {{{2}}}{{#if: |, {{{3}}}{{#if: |, {{{4}}}{{#if: |, {{{5}}}{{#if: |, {{{6}}}{{#if: |, {{{7}}} e {{{8}}}| e {{{7}}}}}| e {{{6}}}}}| e {{{5}}}}}| e {{{4}}}}}| e {{{3}}}}}| e {{{2}}}}}|la voce Varese Football Club 1967-1968}}|{{#if: |le voci Varese Football Club 1967-1968{{#if: |, [[{{{2}}}]]{{#if: |, [[{{{3}}}]]{{#if: |, [[{{{4}}}]]{{#if: |, [[{{{5}}}]]{{#if: |, [[{{{6}}}]]{{#if: |, [[{{{7}}}]] e [[{{{8}}}]]| e [[{{{7}}}]]}}| e [[{{{6}}}]]}}| e [[{{{5}}}]]}}| e [[{{{4}}}]]}}| e [[{{{3}}}]]}}| e [[{{{2}}}]]}}|la voce Varese Football Club 1967-1968}}}}. |
20px Varese F.C. - Juventus F.C. 20px
5 - 0Varese F.C.: Da Pozzo, R. Sogliano, Picchi, Borghi, Cresci, Dellagiovanna, Leonardi, Tamborini, Anastasi, Burlando, Vastola. Allenatore: Arcari.
Juventus: Anzolin, Coramini, Leoncini, Sarti, Castano, Salvadore, Favalli, Del Sol, Zigoni, Sacco, Menichelli. Allenatore: Herrera.
Arbitro: Sbardella di Roma
Marcatori: 20' Anastasi, 30' Leonardi, 64' Vastola, 65' Anastasi, 87' Anastasi.
Spettatori: 19.700
20px Varese F.C. - Juventus F.C. 20px 5 - 0Varese F.C.: Da Pozzo, R. Sogliano, Picchi, Borghi, Cresci, Dellagiovanna, Leonardi, Tamborini, Anastasi, Burlando, Vastola. Allenatore: Arcari. Juventus: Anzolin, Coramini, Leoncini, Sarti, Castano, Salvadore, Favalli, Del Sol, Zigoni, Sacco, Menichelli. Allenatore: Herrera. Arbitro: Sbardella di Roma Marcatori: 20' Anastasi, 30' Leonardi, 64' Vastola, 65' Anastasi, 87' Anastasi. Spettatori: 19.700 |
Per il campionato 1966-67 in serie B il presidente Borghi affidò la panchina a Bruno Arcari e la rosa dell'anno precedente fu smembrata: tra gli acquisti un giovanissimo attaccante catanese, Pietro Anastasi. Il Varese sorprese tutti e si classificò al secondo posto, guadagnandosi il diritto di partecipare nuovamente alla serie A. Per il nuovo campionato "Mister Ignis" rinforzò la squadra con il celeberrimo libero dell'Inter e della nazionale Armando Picchi, i centrocampisti Mario Mereghetti e Giuseppe Tamborini e l'attaccante Giovanni Vastola, tra gli altri. Tra i risultati ottenuti dai biancorossi nella massima serie spiccano la vittoria per 5-0 contro la Juventus al "Franco Ossola": mattatore della partita fu Pietro Anastasi, autore di tre reti, che l'anno dopo si trasferì alla società bianconera.
Il Varese fu per lungo tempo secondo in classifica. A cinque giornate dal termine Picchi s'infortunò con la nazionale e la squadra non riuscì a riconfermarsi al livello precedente, non vinse più una partita e scivolò al settimo posto, comunque il migliore risultato di sempre ed il ricordo di un campionato memorabile.
Le ultime stagioni in Serie A
La stagione successiva non riuscì a ripetere la performance dell'anno precedente e retrocedette all'ultima giornata, con un solo punto dalla soglia della salvezza. La permanenza in serie B durò nuovamente un solo anno: sotto la guida di Nils Liedholm, uno dei primi allenatori che applicavano la zona, il Varese vinse il campionato cadetto. Nella rosa di quell'anno figurava Roberto Bettega. In quella stagione raggiunse il suo miglior piazzamento in Coppa Italia: dopo aver eliminato squadre come Milan e Fiorentina, arrivò nel girone finale assieme a Torino, Cagliari e Bologna, dove si piazzò al quarto posto.
Nella serie A 1970-1971 Liedholm portò la squadra ad una sofferta ma sorprendente salvezza, ottenuta all'ultima giornata grazie alla vittoria in casa per 3-0 con il Foggia. Di questa stagione è da ricordare la vittoria a San Siro contro il Milan capolista. Al termine della stagione disputò la Coppa delle Alpi 1971 dove affrontò il Losanna (1-0 e 1-1) ed il Basilea (0-1 e 1-0). Nel campionato successivo la rosa venne indebolita, Liedholm passo alla Fiorentina e la guida tecnica fu approssimativa. Sulla panchina si alternarono Sergio Brighenti, Giancarlo Cadè e Pietro Maroso ed il Varese ottenne un'unica vittoria, alla penultima giornata 4-0 in trasferta con la Lanerossi Vicenza. Al termine del campionato, ultimissima con soli 13 punti, retrocedette per la terza volta in Serie B.
Per il campionato di serie B la società puntò sui giovani, tra i quali i futuri campioni del mondo Gentile e Marini, e come allenatore venne riconfermato Pietro Maroso. Al termine del campionato concluse al sesto posto, fallendo la promozione. L'anno dopo vennero ceduti i migliori giocatori, Gentile alla Juventus, Massimelli e Mascheroni. Trascinato dai gol di Egidio Calloni e Giacomo Libera, vinse per la terza volta il campionato di serie B ed ottenne la quarta promozione per il suo settimo campionato in massima serie.
Per la stagione 1974-1975 la società cedette i suoi migliori giocatori, tra cui Calloni al Milan. Nonostante ciò, nella prima giornata riuscì a battere in casa l'Inter 2-0, grazie ai gol delle punte Sperotto e Libera. Durante il campionato arrivarono solo altre due vittorie e pian piano scivolò all'ultimo posto.
La retrocessione in C e l'arrivo di Fascetti
Dopo la retrocessione del 1975, la squadra biancorossa retrocesse in serie C1 nella stagione 1978-79. Nelle ultime gare del campionato venne chiamato in panchina un giovane allenatore toscano, Eugenio Fascetti, riconfermato anche per la stagione successiva durante la quale, basandosi su un gioco che ricordava il calcio totale dell'Olanda di Cruijff e Krol, dominò il campionato di serie C1 1979-1980. Nel 1980-81 fu quindi nuovamente serie B, stagione passata sul filo della retrocessione ma, grazie al gioco espresso dai giovani varesini, fra i quali un giovane Turchetta e la fiducia del presidente Mario Colantuoni verso Fascetti, il Varese riuscì a salvarsi.
Il 17 maggio, dopo la sconfitta al San Nicola contro il Bari per 2-1, lo spettro della retrocessione era palpabile: a parte il Monza attardato, il Varese era fermo a 25 punti, a pari merito con Atalanta, Taranto e Palermo. Queste ultime due, partite con una penalizzazione di 5 punti per le condanne legate allo scandalo del Totonero, che investì il calcio italiano nella primavera del 1980.
Un importante vittoria a Ferrara per 4-1 contro la SPAL portò il Varese oltre la soglia della retrocessione, quint'ultimo a pari merito del Lanerossi Vicenza e con un punto di vantaggio sul Palermo. La gara successiva vide i biancorossi affrontare in casa proprio la squadra vicentina e la gara finì 1-1. Una sconfitta a Rimini, che lottava per agguantare la salvezza, e la vittoria casalinga del Palermo nel derby con il Catania riportarono il Varese al quart'ultimo posto, a braccetto dei vicentini. Una seconda vittoria esterna a Monza per 1-0 consolidò la classifica dei biancorossi e, a 270 minuti dalla fine del campionato, solo il Monza pareva condannato mentre Bari, Lecce ed Hellas Verona erano a 32 punti, Varese, Palermo e Lanerossi a 30, Atalanta 29 e Taranto 28. Il Varese riuscì a strappare un punto alla Sampdoria, un punto agli scaligeri al Bentegodi ed arrivò all'ultima giornata con un punto di vantaggio sul Lanerossi Vicenza che, nonostante il pareggio esterno all'Olimpico contro la Lazio, pagò cara la sconfitta interna contro il Foggia.
Il Pisa, ormai salvo, si presentò il 21 giugno al Franco Ossola dove venne sconfitto per 4-0 consentendo alla squadra biancorossa di festeggiare la permanenza in Serie B.
Nel 1981-82 il Varese sfiorò la promozione in serie A. Sempre sotto la guida di Fascetti, un gruppo che poteva contare su Zunico, Limido, Bongiorni, Strappa, Scaglia, Auteri e Mastalli, affrontò con piglio e spirito un campionato che si rivelò uno fra i più belli negli ultimi 30 anni per la società biancorossa. Portatasi in testa fin dalle prime giornate con quattro vittorie, 1-0 in casa con la Cremonese, 2-0 a Catania, 2-1 a Pescara ed 1-0 in casa con il Verona, ed un pareggio casalingo con la Reggiana alla terza di campionato, vi rimase fin'oltre la metà stagione. I 25 punti del girone di andata e le sole due sconfitte, con Sampdoria e Palermo fuori casa, diedero vita alla speranza che la squadra potesse tornare in Serie A.
Lazio: Moscatelli, Spinozzi, Chiarenza, Pochesci, Pighin, Sanguin, Vagheggi, Badiani, D'Amico, De Nadai, Surro (62' Bigon). Allenatore: Clagluna.
Varese F.C.: Rampulla, Vincenzi, Salvadé (78' Palano), Strappa, Limido, Cerantola, Di Giovanni, Mauti (32' Scaglia), Mastalli, Bongiorni, Turchetta. Allenatore: Fascetti
Arbitro: Agnolin di Bassano del Grappa
Marcatori: 6' Turchetta, 14' Bongiorni, 26' D'Amico (rigore), 28' D'Amico, 73' D'Amico (rigore).
Lazio: Moscatelli, Spinozzi, Chiarenza, Pochesci, Pighin, Sanguin, Vagheggi, Badiani, D'Amico, De Nadai, Surro (62' Bigon). Allenatore: Clagluna. Varese F.C.: Rampulla, Vincenzi, Salvadé (78' Palano), Strappa, Limido, Cerantola, Di Giovanni, Mauti (32' Scaglia), Mastalli, Bongiorni, Turchetta. Allenatore: Fascetti Arbitro: Agnolin di Bassano del Grappa Marcatori: 6' Turchetta, 14' Bongiorni, 26' D'Amico (rigore), 28' D'Amico, 73' D'Amico (rigore). |
Molti pareggi esterni ed interni, alcuni clamorosi come quello casalingo con il Brescia, non aiutarono la squadra a fare l'allungo decisivo in un campionato dalle molte protagoniste. Il Varese uscì dall'inverno con il primo posto in mano, dopo una vittoria per 2-0 sulla Sampdoria, in un Franco Ossola stracolmo. Varese e Pisa guidavano con 32 punti, seguiti da Verona e Bari a 31, Sampdoria e Palermo 29. Arrivata la primavera un pareggio a Foggia, le sconfitte con Cavese (che si impose 1-0 all'Ossola) e Rimini videro la squadra biancorossa precipitare al 5° posto. Il Pisa del presidente Romeo Anconetani prese il volo, con 37 punti, seguito da Sampdoria a 35, Verona e Bari 34. Una serie di risultati alternanti e il fatto che nessuna squadra sembrasse dominare veramente il campionato, consentì ai biancorossi di stare a ridosso delle prime posizioni. Le vittorie negli scontri diretti casalinghi con Pisa (1-0) e Palermo (3-1) alleviarono i rimpianti per i punti persi con Perugia e Sambenedettese, due sconfitte per un solo gol di scarto ed il pareggio per 0-0 col Brescia, al Rigamonti. A cinque giornate dalla fine il Varese aveva tre punti di ritardo da Pisa, Samp e Verona. Tre vittorie consecutive riportarono a galla la speranza, ma i sei punti guadagnati contro Lecce, SPAL e Bari non fecero altro che diminuire il distacco da Verona e Sampdoria, in testa a 46 punti, e Pisa, secondo a 45.
La promozione si sarebbe decisa nelle ultime due gare: il Varese si recava a Roma, sponda Lazio, che dopo un campionato a centro classifica doveva vincere per salvarsi. Qui i lombardi passarono dalla favorevole situazione di 2-1 ad una sconfitta per 3-2. Le tre compagini di testa pareggiarono e quello che pareva essere un aggancio si tramutò nella fine delle speranze. Verona e Sampdoria erano già in A, il Pisa doveva solo pareggiare nella sfida casalinga con la Reggiana, e così fu. Il Varese chiuse quarto a pari merito del Bari, a due punti dal terzo posto.
La stagione 1982-1983, fu condizionata dai tanti pareggi, alla fine ben 19 e dopo un inizio assai incerto, 12 punti dopo 15 giornate, 3 vittorie consecutive fra il sedicesimo ed il diciottesimo turno riportarono la squadra a metà classifica dove rimase per tutta la stagione. Prima della fine del campionato Fascetti lasciò la guida della squadra, sostituito da Mario Barluzzi.
Nel 1983, la panchina biancorossa fu affidata ad Enrico Catuzzi. Il passaggio del turno di Coppa Italia e l'inizio del campionato con 3 vittorie in 6 gare e 8 punti conquistati fecero pensare a un nuovo campionato da protagonisti. In realtà la squadra si salvò matematicamente solo all'ultima giornata vicendo in Calabria su un Catanzaro già retrocesso.
Il ritiro di Colantuoni e la retrocessione in C1
La stagione 1984-1985 portò ad un cambiamento nel panorama societario, il presidente Colantuoni decise di ritirarsi e la società venne gestita da Marotta. Varese e Triestina si scambiarono vari giocatori, dieci in totale. In Coppa Italia la squadra mostrò l'incapacità di segnare e mancò la qualificazione al turno successivo, 5 pareggi, 4 volte 0-0 con Genoa, Pistoiese e Padova, fuori casa. Al Franco Ossola divise la posta a reti bianche con la Roma e gli unici gol furono in un 2-2 interno con la Lazio.
Il campionato iniziò con una vittoria sul Genoa. Alla fine del girone di andata le vittorie furono 5 e la squadra si trovò a metà classifica. Fra il 18° turno ed il 33° turno ottenne solo 11 punti, ritrovandosi terz'ultima per la prima volta dall'inizio del campionato. Due vittorie consecutive a San Benedetto del Tronto ed in casa con il Taranto diedero l'impressione che la squadra fosse capace di uno sprint finale. A 270 minuti dalla fine il Varese aveva 32 punti, a pari merito di Arezzo, Catanzaro, Bologna, Campobasso e Monza, mentre Sambenedettese e Padova erano ferme a quota 31. Parma e Taranto già retrocesse. I biancorossi si recarono a Parma, dove raccolsero un solo punto, ma rimasero comunque davanti alle altre possibili retrocesse, Arezzo e Padova. Alla penultima giornata il Varese ricevette il Bologna ed i felsinei sbancarono lo Stadio Ossola. Il Varese si ritrovò in un gruppo di tre squadre ferme a 33 punti, che si giocavano un solo posto disponibile. A 34 punti Arezzo, Catania e Campobasso. L'Arezzo si recò sul campo del già promosso Pisa, il Catania affrontò il Cagliari in Sardegna in un vero e proprio spareggio salvezza, il Campobasso fu impegnato in casa contro la Triestina che, pareggiando nel precedente turno casalingo con il Monza, aveva già perso il treno per la serie A, il Padova affrontava in casa il già retrocesso Taranto.
La squadra biancorossa era attesa dal Perugia, ancora in corsa per la promozione nella massima divisione, e la sconfitta al Renato Curi rese inutile conoscere i risultati delle dirette avversarie. Il Varese retrocedette in serie C1 dopo sei anni, assieme al Cagliari che, giunto dinnanzi ai biancorossi di un punto, venne ripescato nell'affare Caso Padova.
Alti e bassi negli ultimi 20 anni
Alterne fortune hanno caratterizzato la società negli ultimi 20 anni. Dopo la retrocessione in serie C1, arrivò immediatamente la discesa in serie C2.
1989-1993 - Dalla Serie C1 alla Serie D
Nel 1989-1990 nuova promozione in C1 davanti a Pro Sesto, Palazzolo-Tegliate e Centese (quasi 500 tifosi raggiunsero Cento, dove il Varese vinse 1-0). La squadra era allenata da Pietro Maroso e manovrata da giocatori di classe quali Zerbio, Tatti, Andreini, Russo, Sana. L'anno successivo Maroso, anche se controvoglia rispetto alle sue richieste, venne confermato. La stagione iniziò con la partenza di Alessandro Tatti che ritornò nella sua Toscana e con la successiva cessione di Luigi Zerbio, dopo quattro stagioni in maglia biancorossa. La squadra venne rinforzata con l'acquisto dal Monza di Marco Bolis. Dopo la sconfitta di Verona, contro un ancora sconosciuto Chievo, Maroso lasciò la panchina ad Alfredo Magni. All'ultima giornata bastava un punto per conquistare la salvezza, ma una sciagurata prestazione della squadra varesina ad Empoli costò la retrocessione. Retrocessione resa più amara dalle vittorie durante la stagione a Vicenza, in casa dei biancorossi, per 1-0, in casa della prima della classe, Venezia-Mestre, 2-0 in un acquitrino ed il pareggio raggiunto su punizione al 94' al ritorno. I pareggi contro Pavia, Spezia e con il già promosso Piacenza condannarono all'immediata discesa con un solo punto di svantaggio sulla quintultima, il Chievo Verona.
La stagione successiva 1991-1992 sempre Magni guidò la squadra, raggiungendo un terzo posto frutto di 22 pareggi che costarono la promozione. In quella squadra giocava Francesco Vincenzi, sceso in campo nella Roma di Nils Liedholm che perse la Coppa dei Campioni all'Olimpico contro il Liverpool. Nella stagione 1992-93, nonostante l'ottavo posto in C2, la società, a causa delle difficili condizioni economiche, decise di iscriversi nella serie inferiore, ovvero il Campionato Nazionale Dilettanti.
1993-1998 - La risalita e le due Coppe Italia
Tra i dilettanti si piazzò nuovamente al primo posto, davanti al Saronno, che venne ugualmente promossa in C2 come migliore seconda, e vinse facilmente anche la Coppa Italia Dilettanti.
Tre anni di attesa, durante i quali vince la Coppa Italia di Serie C, con conseguente partecipazione alla Coppa Italia 1995-1996, e nella stagione 1997-98 conquistò il primo posto nella serie C2 e venne promossa in C1, promozione resa ancora più speciale in quanto l'avversaria diretta fu la Pro Patria, avversaria storica dei biancorossi, al pari del Como.
1999-2000 - Serie B persa per un soffio
20px Varese F.C. - Cittadella 20px
1 - 0Varese F.C.: Brancaccio; Gheller, Gorini, Terni, Balzaretti; Borghetti, Saverino, Centi; Pellissier (81' Zago), Comi (72' Andreini), Cavicchia (76' Foschini). Allenatore: Beretta.
A.S. Cittadella: Capecchi; Simeoni, Cinetto, Ottofaro, Filippi, Giacomin, Mazzoleni, Caverzan, Scarpa, Zalla (72' Zanon), Rimondini. Allenatore: Glerean.
Arbitro: Cannella di Palermo.
Marcatori: 8' autorete Simeoni.
20px Varese F.C. - Cittadella 20px 1 - 0Varese F.C.: Brancaccio; Gheller, Gorini, Terni, Balzaretti; Borghetti, Saverino, Centi; Pellissier (81' Zago), Comi (72' Andreini), Cavicchia (76' Foschini). Allenatore: Beretta. A.S. Cittadella: Capecchi; Simeoni, Cinetto, Ottofaro, Filippi, Giacomin, Mazzoleni, Caverzan, Scarpa, Zalla (72' Zanon), Rimondini. Allenatore: Glerean. Arbitro: Cannella di Palermo. Marcatori: 8' autorete Simeoni. |
20px Cittadella - Varese F.C. 20px
2 - 0A.S. Cittadella: Capecchi; Simeoni, Cinetto, Ottofaro, Filippi, Giacomin, Mazzoleni, Caverzan (88' Migliorini), Soncin (49' Zanon), Scarpa, Rimondini (67' Dalle Nogare). Allenatore: Glerean.
Varese F.C.: Brancaccio; Gheller, Gorini, Terni, Balzaretti; Borghetti, Saverino, Centi (76' Zago); Pellissier (72' Comi), Andreini, Cavicchia (55' Foschini). Allenatore: Beretta.
Arbitro: Dondarini di Finale Emilia.
Marcatori: 30' Caverzan (rig.), 94' Dalle Nogare.
20px Cittadella - Varese F.C. 20px 2 - 0A.S. Cittadella: Capecchi; Simeoni, Cinetto, Ottofaro, Filippi, Giacomin, Mazzoleni, Caverzan (88' Migliorini), Soncin (49' Zanon), Scarpa, Rimondini (67' Dalle Nogare). Allenatore: Glerean. Varese F.C.: Brancaccio; Gheller, Gorini, Terni, Balzaretti; Borghetti, Saverino, Centi (76' Zago); Pellissier (72' Comi), Andreini, Cavicchia (55' Foschini). Allenatore: Beretta. Arbitro: Dondarini di Finale Emilia. Marcatori: 30' Caverzan (rig.), 94' Dalle Nogare. |
Questa stagione rimane la migliore degli ultimi anni per la squadra biancorossa che guidata da Mario Beretta in panchina e dal d.g. Capozucca terminò il campionato di C1 al quarto posto, in piena zona play-off. Nel mercato estivo arrivarono giocatori che fecero la differenza durante la stagione, come Centi ed il difensore Mandelli, insieme all'esplosione dei talenti di Balzaretti, Saverino e Pellissier. La prima parte della stagione vide il Varese al sesto posto, lontano dalla vetta ma con i play-off a portata di mano. Nel girone di ritorno collezionò 29 punti, sette in più della capolista Siena, terminando il campionato al quarto posto, alle spalle di Siena, Pisa e Cittadella. Dopo le 34 giornate del girone vantava il miglior attacco con 42 reti realizzate e la terza miglior difesa, accompagnate dal minor numero di sconfitte complessive, oltre a risultati di grande soddisfazione per i tifosi, come la vittoria in casa del Lecco per 5-0 e la vittoria nel derby casalingo contro il Como per 2-1. L'avventura ai play-off durò solamente due partite: gli avversari designati furono i padovani del Cittadella che nella partita d'andata di semifinale vennero sconfitti al Franco Ossola 1-0, ma nel ritorno al "Tombolato" di Cittadella la compagine biancorossa venne eliminata con una sconfitta per 2-0 (un gol subito su rigore nel primo tempo e raddoppio al 94° minuto, a qualificazione ormai compromessa) che infranse le speranze di conquistare la finale degli spareggi. Template:Clear Anonime, ovvero senza infamia e senza lode (benché fossero stati sfiorati i playoff nella stagione 2001-02), le stagioni successive, fino alla stagione 2002-03.
2003-2004 - Retrocessione e fallimento
20px | Per approfondire, vedi {{#if: |{{#if: |le voci Varese Football Club 2003-2004{{#if: |, {{{2}}}{{#if: |, {{{3}}}{{#if: |, {{{4}}}{{#if: |, {{{5}}}{{#if: |, {{{6}}}{{#if: |, {{{7}}} e {{{8}}}| e {{{7}}}}}| e {{{6}}}}}| e {{{5}}}}}| e {{{4}}}}}| e {{{3}}}}}| e {{{2}}}}}|la voce Varese Football Club 2003-2004}}|{{#if: |le voci Varese Football Club 2003-2004{{#if: |, [[{{{2}}}]]{{#if: |, [[{{{3}}}]]{{#if: |, [[{{{4}}}]]{{#if: |, [[{{{5}}}]]{{#if: |, [[{{{6}}}]]{{#if: |, [[{{{7}}}]] e [[{{{8}}}]]| e [[{{{7}}}]]}}| e [[{{{6}}}]]}}| e [[{{{5}}}]]}}| e [[{{{4}}}]]}}| e [[{{{3}}}]]}}| e [[{{{2}}}]]}}|la voce Varese Football Club 2003-2004}}}}. |
20px Varese F.C. - A.C. Reggiana 20px
0 - 1Varese F.C.: Dei, Dionisio, Circati, Preite, Crisopulli, Pisanu (56' Rinino), Moro, Avallone, Fiumicelli (56' Bertani), Mussi, Porro (74' Chiarotto). Allenatore: Beruatto.
AC Reggiana: Mondini, Paramatti, Sadotti, Foschini, (62' Costa), Morello, Gissi, Cangini, Okoroji, Anaclerio (71' Azeez), Bonfanti, Campolonghi (81' Marzullo). Allenatore: Giordano.
Arbitro: Orsato di Schio
Marcatori: 52' Okoroji
20px A.C. Reggiana - Varese F.C. 20px
1 - 2AC Reggiana: Mondini, Paramatti, Sadotti, Morello, Costa, Gissi, Cangini, Okoroji, Anaclerio (62' Molinari), Bonfanti (73' Miftah), Campolonghi (32' Marzullo). Allenatore: Giordano.
Varese F.C.: Dei, Dionisio (74' Chiarotto), Circati, Preite, Crisopulli, Moro, Avallone (79' Pisanu), Rinino, Porro, Fiumicelli (46' Mussi), Bertani. Allenatore: Beruatto.
Arbitro: Pierpaoli di Firenze
Marcatori: 36' Marzullo, 48' Bertani, 60' Mussi.
20px Varese F.C. - A.C. Reggiana 20px 0 - 1Varese F.C.: Dei, Dionisio, Circati, Preite, Crisopulli, Pisanu (56' Rinino), Moro, Avallone, Fiumicelli (56' Bertani), Mussi, Porro (74' Chiarotto). Allenatore: Beruatto. AC Reggiana: Mondini, Paramatti, Sadotti, Foschini, (62' Costa), Morello, Gissi, Cangini, Okoroji, Anaclerio (71' Azeez), Bonfanti, Campolonghi (81' Marzullo). Allenatore: Giordano. Arbitro: Orsato di Schio Marcatori: 52' Okoroji 20px A.C. Reggiana - Varese F.C. 20px 1 - 2AC Reggiana: Mondini, Paramatti, Sadotti, Morello, Costa, Gissi, Cangini, Okoroji, Anaclerio (62' Molinari), Bonfanti (73' Miftah), Campolonghi (32' Marzullo). Allenatore: Giordano. Varese F.C.: Dei, Dionisio (74' Chiarotto), Circati, Preite, Crisopulli, Moro, Avallone (79' Pisanu), Rinino, Porro, Fiumicelli (46' Mussi), Bertani. Allenatore: Beruatto. Arbitro: Pierpaoli di Firenze Marcatori: 36' Marzullo, 48' Bertani, 60' Mussi. |
La nuova stagione iniziò con la nomina come direttore sportivo di Luciano Serra e la conferma del mister Roselli<ref>Luciano Serra nuovo direttore sportivo del Varese F.C.. www.vareseweb.it.URL consultato l'11-04-2008.</ref>. Sistemato il fronte societario, il nuovo ds badò al mercato: Dino Fava venne riscattato alle buste<ref>Fava è del Varese. www.vareseweb.it. URL consultato l'11-04-2008.</ref> e si cercò una sistemazione in serie A che garantisse i soldi necessari ad un mercato adeguato per lottare per la promozione<ref>Roselli: «Costruiamo una squadra per la B». www.vareseweb.it. URL consultato l'11-04-2008.</ref>. La cessione eccellente del capitano Edoardo Gorini, a cui la società non rinnovò il contratto e dopo dieci anni lasciò Varese per andare all'Albinoleffe<ref>Gorini lascia il Varese. www.vareseweb.it. URL consultato l'11-04-2008.</ref>, fu il primo addio in casa biancorossa, seguito da quello di Ivan Tolotti, con cui la società non raggiunse l'accordo per il rinnovo. Al suo posto venne acquistato Giovanni Langella dal Giulianova e dalla Pro Patria arrivò l'esterno sinistro Vanni Chiarotto, unici due acquisti della prima parte del mercato. Il 23 luglio, con il mercato pressoché fermo in attesa della cessione di Fava e la squadra in partenza per il ritiro di Bormio, arrivò inaspettata la notizia dell'esonero del mister Giorgio Roselli, che pagò uno scarso rapporto con la dirigenza, e venne sostiuito da Giuseppe Sannino<ref>Il Varese esonera Roselli, l'uomo della salvezza. www.vareseweb.it. URL consultato l'11-04-2008.</ref>. Con gli innesti durante il ritiro di Moro dalla Sangiovannese, Crisopulli dal Mantova ed il difensore Dionisio dal Cagliari, la squadra affrontò il primo impegno stagionale in Coppa Italia contro il Monza che si impose per 3-2. L'ennesimo addio alla rosa biancorossa fu quello del neo-capitano Bandirali, ceduto al Pavia in cambio di Andrea Preite, uomo di fiducia del tecnico Sannino<ref>Bandirali, addio con rammarico. www.vareseweb.it. URL consultato l'11-04-2008.</ref>. Agosto si concluse con la protesta della società contro il ripescaggio della Fiorentina in Serie B e le minacce dell'amministratore Turri di bloccare il campionato<ref>«Fermiamo anche il Campionato di C». www.vareseweb.it. URL consultato l'11-04-2008.</ref>. Fava venne ceduto all'Udinese ed al suo posto arrivò Andrea Mussi dall'Arezzo. Con le importanti conferme di Dei, Avallone, Porro (inizialmente fuori squadra), Rinino e del "pupo" Fiumicelli la società chiuse il mercato, in un clima di confusione che accompagnò la squadra anche nei successivi mesi. Il campionato iniziò con due pareggi, contro Rimini e Pavia, ma già a fine settembre iniziarono i primi problemi: diversi giocatori non percepivano lo stipendio da maggio e la squadra si rifiutò di svolgere l'allenamento<ref>Stipendi in ritardo, i giocatori del Varese non si allenano. www.vareseweb.it. URL consultato l'11-04-2008.</ref>. Al termine del girone di andata il Varese, con solo quattro vittorie all'attivo, si ritrovò al terz'ultimo posto in classifica. Nel mercato di gennaio si fecero i nomi di Giovanni Martusciello, Paolo Sciaccaluga e Gerardo Alfano<ref>Varese e Pro Patria, rinforzi in arrivo. www.vareseweb.it.URL consultato l'11-04-2008.</ref>, ma ad arrivare a Varese furono Andrea Pisanu dal Verona, Cristian Bertani dal Como, lo svizzero Antonio Esposito ed il difensore Caselli dalla Reggiana. In campionato Sannino pagò la mancanza di vittorie e venne esonerato a marzo, con l'arrivo in società di Stefano Tacconi che portò con se il nuovo allenatore Paolo Beruatto ed il direttore generale Fabrizio Cabrini. La situazione non cambiò e, con sole due vittorie, il Varese chiuse al 16° posto, ritrovandosi così ai play-out contro la Reggiana. Nella gara di andata sul campo di casa la squadra biancorossa finì sconfitta 0-1 mentre una settimana dopo a Reggio Emilia giocò una grande partita, battendo i granata 1-2<ref>Il Varese retrocede in C2. Salva la Pro Patria. www.vareseweb.it. URL consultato l'11-04-2008.</ref>, risultato che però la condannò alla retrocessione per il miglior piazzamento in classifica degli emiliani.
Al termine della stagione, nonostante il dg Cabrini stesse operando per allestire la squadra per la futura stagione in C2, si temeva per l'iscrizione del Varese a causa della mancanza di 207 mila euro che il club deve alla Lega Calcio<ref>Varese, si teme per il campionato. www.vareseweb.it. URL consultato l'11-04-2008.</ref>.
Il fallimento del 2004
La famiglia Turri non riuscì a presentare le garanzie richieste dalla Federazione per l'iscrizione al campionato di Serie C2, l'arrivo di Stefano Tacconi non era servito a trovare nuovi investitori<ref>Il Varese F.C scompare dal calcio che conta. www.vareseweb.it. URL consultato il 09-04-2008.</ref> ed anche il tentativo dell'onorevole Giancarlo Giorgetti di avvicinare la dirigenza ad una cordata di imprenditori locali fallì<ref>Il tifoso Giorgetti al capezzale del Varese Calcio. www.vareseweb.it. URL consultato il 09-04-2008.</ref>. La guida della società venne presa dal sindaco di Varese Aldo Fumagalli che aveva il compito di scegliere, tra gli imprenditori interessati, quelli che avrebbero guidato la nuova società nel campionato di Eccellenza, da dove il Varese poteva ripartire grazie al Lodo Petrucci<ref>Il tifoso Giorgetti al capezzale del Varese Calcio. www.vareseweb.it. URL consultato il 09-04-2008.</ref>. Il 18 luglio il Varese Football Club scomparve definitivamente dal calcio su sentenza della Covisoc e nacque la nuova società Varese 1910, guidata dall'amministrazione comunale, il sindaco Aldo Fumagalli, l'assessore allo sport Marco Caccianiga ed il consigliere comunale della Lega Nord Sergio Terzaghi, e dall'imprenditore Erminio Dall'Oglio, a capo di una cordata di imprenditori locali interessati alla società, con l'importante apporto dell'onorevole Giorgetti<ref>Battezzato il Varese 1910, è già ora di diventare grande. www.vareseweb.it. URL consultato il 09-04-2008.</ref>. Dopo diversi giorni di attesa e di notizie contrastanti riguardo le decisioni della Covisoc, il 27 luglio il Consiglio federale ratificò l'esclusione del Varese dal campionato di Serie C2<ref>Ufficiale: la Federcalcio boccia il Varese. www.vareseweb.it. URL consultato il 09-04-2008.</ref>. Vani dunque si rivelarono i tentativi di ricorso della famiglia Turri.
Il nuovo Varese 1910 passò nelle mani di una cordata di imprenditori varesini ed iniziò a delinearsi la dirigenza: il ruolo di presidente fu ricoperto da Peo Maroso, bandiera della squadra sia da calciatore sia da allenatore, il vicepresidente era Riccardo Sogliano, altro ex biancorosso, mentre gli altri consiglieri erano l’imprenditore Luca Balzaretti ed il cavalier Erminio Dall'Oglio, oltre allo stesso Terzaghi<ref>Terzaghi: "Il Varese ripartirà dagli imprenditori locali". www.vareseweb.it. URL consultato il 09-04-2008.</ref>. La società risultava affiliata alla Federcalcio, ma era ancora incerto il campionato che avrebbe disputato ed i continui ricorsi della famiglia Turri relativi al vecchio Varese F.C., rallentavano le decisioni federali<ref>Il Varese 1910 è affiliato alla Federazione. www.vareseweb.it. URL consultato il 09-04-2008.</ref>. In agosto Varese si trovò così ad assistere contemporaneamente alle vicende di due differenti società: la famiglia Turri presentò le garanzie necessarie per assistere ad un possibile ripescaggio in C2 del vecchio Varese Calcio, mentre il nuovo Varese 1910 presentò il nuovo presidente, l'imprenditore malnatese Elia Azzalin, che diede la disponibilità a fornire i 400 mila euro necessari per garantire le fidejussioni per aderire al Lodo<ref>Elia Azzalin presidente del Varese 1910. www.vareseweb.it. URL consultato il 09-04-2008.</ref>. Il 7 agosto la Camera di conciliazione del Coni rigettò l'ennesimo ricorso dei Turri, un ennesimo passo verso la scomparsa vel Varese F.C., mentre la nuova società trovò in Azzalin le garanzie economiche necessarie ad intraprendere il campionato di Eccellenza con una squadra che lottò subito per la promozione<ref>Il Coni rigetta il ricorso dei Turri: "Faremo ricorso al Tar". www.vareseweb.it. URL consultato il 09-04-2008.</ref>. L'11 agosto però, nel momento di formalizzare il Lodo Petrucci, anche il presidente Azzalin fece un passo indietro, rifiutandosi di versare senza garanzie scritte i 400 mila euro di fidejussione necessari. Le ultime speranze per evitare di ripartire dalla Terza Categoria rimasero dunque il ripescaggio per meriti sportivi o il ricorso presentato al Tar dai Turri<ref>Salta il lodo Petrucci, per il calcio è buio totale. www.vareseweb.it. URL consultato il 09-04-2008.</ref>. Il giorno seguente da Roma giunse il colpo di scena, grazie alla sentenza del tribunale che illegittimò il lodo Petrucci nel caso del Napoli Calcio. I 400 mila euro richiesti dal Lodo Petrucci per ripianare i debiti del Varese F.C., dal quale era stato acquistato il titolo sportivo, che né la cordata dei varesini Maroso-Sogliano né il gruppo di Elia Azzalin erano disposti a sottoscrivere, non furono più necessari e la società venne iscritta al campionato di Eccellenza<ref>Clamoroso all'Ossola: Varese in eccellenza. www.vareseweb.it. URL consultato il 09-04-2008.</ref>.
La rinascita con Sogliano
2004-2005 - La nuova società ed il campionato in Eccellenza
20px | Per approfondire, vedi {{#if: |{{#if: |le voci Associazione Sportiva Varese 1910 2004-2005{{#if: |, {{{2}}}{{#if: |, {{{3}}}{{#if: |, {{{4}}}{{#if: |, {{{5}}}{{#if: |, {{{6}}}{{#if: |, {{{7}}} e {{{8}}}| e {{{7}}}}}| e {{{6}}}}}| e {{{5}}}}}| e {{{4}}}}}| e {{{3}}}}}| e {{{2}}}}}|la voce Associazione Sportiva Varese 1910 2004-2005}}|{{#if: |le voci Associazione Sportiva Varese 1910 2004-2005{{#if: |, [[{{{2}}}]]{{#if: |, [[{{{3}}}]]{{#if: |, [[{{{4}}}]]{{#if: |, [[{{{5}}}]]{{#if: |, [[{{{6}}}]]{{#if: |, [[{{{7}}}]] e [[{{{8}}}]]| e [[{{{7}}}]]}}| e [[{{{6}}}]]}}| e [[{{{5}}}]]}}| e [[{{{4}}}]]}}| e [[{{{3}}}]]}}| e [[{{{2}}}]]}}|la voce Associazione Sportiva Varese 1910 2004-2005}}}}. |
A.S. Varese: Verderame, Pisano, Cervellin, Pascuccio, Troiano, Cavallaro, A. Fernandez (115' M. Fernandez), Garcia (83' Arena), Sehic, Croci, Giordano (75' Adzaip). Allenatore: Mangia.
Tritium: Berretta, Maffi (70’ Brambilla), Locatelli, Terzi, Turani, Masserini, Mavilla, Borghetti, Pesenti, Cortinovis (109’ Franchini), Caiazza (76’ Pelizzoli). Allenatore: Mismetti.
Arbitro: Carrucciu di Cagliari.
Marcatori: 121’ Brambilla.
Spettatori: 3.000 circa
A.S. Varese: Verderame, Pisano, Cervellin, Pascuccio, Troiano, Cavallaro, A. Fernandez (115' M. Fernandez), Garcia (83' Arena), Sehic, Croci, Giordano (75' Adzaip). Allenatore: Mangia. Tritium: Berretta, Maffi (70’ Brambilla), Locatelli, Terzi, Turani, Masserini, Mavilla, Borghetti, Pesenti, Cortinovis (109’ Franchini), Caiazza (76’ Pelizzoli). Allenatore: Mismetti. Arbitro: Carrucciu di Cagliari. Marcatori: 121’ Brambilla. Spettatori: 3.000 circa |
Finalmente il 18 agosto 2004 la nuova squadra, composta inizialmente da solo 16 giocatori, si ritrovò al Franco Ossola per il primo allenamento guidato dal nuovo mister Mario Belluzzo. La nuova società era composta da varesini e da ex calciatori e dirigenti legati a squadra e città: presidente era Pietro Maroso, vice-presidente Riccardo Sogliano, direttore sportivo Silvio Papini e direttore generale Luca Sean Sogliano. La squadra era imbottita di giovani ed arricchita da elementi di ottimo livello, pronti ad affrontare un campionato di Eccellenza da protagonisti<ref>Il nuovo corso punta tutto sulla varesinità. www.vareseweb.it. URL consultato il 09-04-2008.</ref>. Grazie alle reti di Giacomo Croci, la squadra biancorossa si trovò a lottare subito nelle prime posizioni del girone A Lombardia, ma alla fine di ottobre mister Belluzzo lasciò il posto a Devis Mangia, allenatore della Berretti<ref>Addio Belluzzo, Mangia nuovo allenatore del Varese 1910. www.varesenews.it. URL consultato il 09-04-2008.</ref>. La squadra guidata da Mangia, dopo aver collezionato tre sconfitte nelle prime cinque gare, infilò una serie di risultati utlili consecutivi notevole, trascinata dai gol dello sloveno Sanel Sehic (saranno 24 al termine della stagione tra campionato e play-off), che la portò a terminare il campionato senza sconfitte in seconda posizione, dietro solo alla corazzata Fanfulla, guadagnando così l'ingresso ai play-off del girone, necessari per passare alle finali nazionali per la promozione in Serie D. Dopo aver battuto la Fulgor Cardano in semifinale (0-0 a Cardano e 1-0 in casa), pareggiò 2-2 contro il Gavirate nella finale, con doppietta del solito Sehic, e passò agli spareggi nazionali grazie alla miglior posizione in classifica. Qui affrontò la Tritium, arrivata seconda nel Girone B Lombardia. La gara d'andata si concluse 0-0 sul campo di Trezzo mentre sul campo di Varese gli ospiti si imposero 0-1 ai supplementari e conquistarono la promozione in Serie D.
Nonostante la sconfitta la società era fiduciosa in un possibile ripescaggio nella serie superiore<ref>Varese in "fiduciosa attesa", Discepoli alla guida della Pro Patria. www.varesenews.it. URL consultato il 09-04-2008.</ref>.
2005-2006 - Ripescata in Serie D, conquista la promozione in C2
20px | Per approfondire, vedi {{#if: |{{#if: |le voci Associazione Sportiva Varese 1910 2005-2006{{#if: |, {{{2}}}{{#if: |, {{{3}}}{{#if: |, {{{4}}}{{#if: |, {{{5}}}{{#if: |, {{{6}}}{{#if: |, {{{7}}} e {{{8}}}| e {{{7}}}}}| e {{{6}}}}}| e {{{5}}}}}| e {{{4}}}}}| e {{{3}}}}}| e {{{2}}}}}|la voce Associazione Sportiva Varese 1910 2005-2006}}|{{#if: |le voci Associazione Sportiva Varese 1910 2005-2006{{#if: |, [[{{{2}}}]]{{#if: |, [[{{{3}}}]]{{#if: |, [[{{{4}}}]]{{#if: |, [[{{{5}}}]]{{#if: |, [[{{{6}}}]]{{#if: |, [[{{{7}}}]] e [[{{{8}}}]]| e [[{{{7}}}]]}}| e [[{{{6}}}]]}}| e [[{{{5}}}]]}}| e [[{{{4}}}]]}}| e [[{{{3}}}]]}}| e [[{{{2}}}]]}}|la voce Associazione Sportiva Varese 1910 2005-2006}}}}. |
La stagione iniziò nell'incertezza riguardo alla serie in cui la squadra sarebbe stata impegnata, tant'è che venne iscritta a tre campionati: Eccellenza, Serie D e Serie C2. Nacque contemporaneamente anche il progetto del nuovo stadio, una "Cittadella dello Sport" che sarebbe sorta nella zona del Franco Ossola<ref>Una cittadella dello sport in cambio della C2. www.varesenews.it. URL consultato il 09-04-2008.</ref>, approvata dal Consiglio Comunale, seppur con qualche giudizio contrario<ref>Il Consiglio comunale approva il progetto di Sogliano. www.varesenews.it. URL consultato il 09-04-2008.</ref>. Sabato 23 luglio iniziò ufficialmente la stagione con la presentazione della squadra, in attesa ancora di sapere quale campionato avrebbe dovuto affrontare. La rosa, sempre sotto la guida di Devis Mangia, venne rinforzata con gli acquisti di Paolo Cozzi, esperto difensore con una lunga militanza in Serie B, il portiere Dei Forti dal Milan, il difensore Dionisi ed il centrocampista Gemmi e le riconferme dei protagonisti della stagione precedente Sanel Sehic e Troiano<ref>Stagione al via, è tempo di ritiri. www.varesenews.it. URL consultato il 09-04-2008.</ref>. La decisione del Consiglio federale tardava ad arrivare ed ormai le speranze di un ripescaggio in C2 erano ridotte al minimo mentre era più realistica la partecipazione alla Serie D<ref>Serie C: c'è la Pro Patria, non il Varese 1910. www.varesenews.it. URL consultato il 09-04-2008.</ref> e la relativa comunicazione arrivò martedì 23 agosto: la società biancorossa era stata inserita nel girone A, insieme a squadre lombarde, piemontesi e liguri<ref>Finita l'attesa: il Varese ammesso alla Serie D. www.varesenews.it. URL consultato il 09-04-2008.</ref>. La rosa venne rinforzata con l'aquisto dell'ala Franco Lepore, dalle giovanili del Lecce, del centrocampista scuola Padova Enrico Bortolotto e soprattutto del bomber Alessandro Corallo. Varese iniziò la stagione, che la vide impegnata su due fronti Coppa Italia di Serie D e campionato, con una vittoria sul campo del Seregno per 1-0 ed in rete andò il solito Sanel Sehic, nella prima gara di Coppa. L'esordio in campionato non fu dei migliori, con una sola vittoria nelle prime tre gare ma, al termine della stagione, la squadra guidata da capitan Claudio Macchi, varesino doc, si classificò prima nel girone e guadagnò la matematica promozione in Serie C2 con tre giornate di anticipo il 9 aprile, pareggiando 3-3 contro la Castellettese<ref>Varese, un pareggio che vale la C. www.varesenews.it. URL consultato il 09-04-2008.</ref>. Nella Poule Scudetto della Serie D venne eliminata in semifinale dalla Paganese.
2006-2007 - Salvezza raggiunta all'ultima giornata
20px | Per approfondire, vedi {{#if: |{{#if: |le voci Associazione Sportiva Varese 1910 2006-2007{{#if: |, {{{2}}}{{#if: |, {{{3}}}{{#if: |, {{{4}}}{{#if: |, {{{5}}}{{#if: |, {{{6}}}{{#if: |, {{{7}}} e {{{8}}}| e {{{7}}}}}| e {{{6}}}}}| e {{{5}}}}}| e {{{4}}}}}| e {{{3}}}}}| e {{{2}}}}}|la voce Associazione Sportiva Varese 1910 2006-2007}}|{{#if: |le voci Associazione Sportiva Varese 1910 2006-2007{{#if: |, [[{{{2}}}]]{{#if: |, [[{{{3}}}]]{{#if: |, [[{{{4}}}]]{{#if: |, [[{{{5}}}]]{{#if: |, [[{{{6}}}]]{{#if: |, [[{{{7}}}]] e [[{{{8}}}]]| e [[{{{7}}}]]}}| e [[{{{6}}}]]}}| e [[{{{5}}}]]}}| e [[{{{4}}}]]}}| e [[{{{3}}}]]}}| e [[{{{2}}}]]}}|la voce Associazione Sportiva Varese 1910 2006-2007}}}}. |
Terminata la stagione con la promozione la squadra venne iscritta la campionato di Serie C2<ref>Sciolti i dubbi, il Varese si iscrive alla C2. www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref>, ma inizialmente il mercato rimase fermo in attesa della decisione del Comune riguardo la costruzione del nuovo stadio e gli unici innesti furono Moreno Ferrario, ex biancorosso degli anni 70, come buovo allenatore della Berretti e Roberto Lorenzini, futuro tecnico della prima squadra, che avrebbe guidato gli Allievi Nazionali<ref>Ferrario e Lorenzini: il Varese riassetta il vivaio. www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref>. Dopo la presentazione del progetto del nuovo "Franco Ossola" iniziò a muoversi il mercato: le prime cessioni furono quelle di Sanel Sehic al Bellinzona e Alessandro Corallo alla Paganese<ref>Varese: via alla campagna abbonamenti in attesa della squadra. www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref>, sostiuiti dal giovane Emanuele Ferrario, attaccante proveniente dal Lecco e scuola Milan<ref>Varese: Ferrario è il primo acquisto. www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref>. Claiton<ref>Claiton e Farina, il Varese si arricchisce. www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref> e David Silva<ref>Varese: ecco i prezzi degli abbonamenti. www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref>, brasiliani scuola Milan e Chievo, che andarono ad arricchire la difesa, Paolo Grossi<ref>Un giovane fantasista alla corte dei Sogliano. www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref> e Rosario La Marca<ref>Varese: via al ritiro. C'è anche La Marca. www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref> il centrocampo. Nuovo portiere era Giacomo Bindi, dalla primavera dell'Inter<ref>Bindi, le mani sul Varese. www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref>. Dopo l'acquisto di Claudio Miale e Luca Pace<ref>Miale e Pace: il Varese compra ancora. www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref>, la dirigenza mise a segno un colpo prestigioso, mettendo sotto contratto il bomber Gianluca Savoldi<ref>Gianluca Savoldi è del Varese. www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref> e con le riconferme di Pisano, Lepore, Confeggi, Bortolotto ed il capitano Claudio Macchi la squadra di Devis Mangia era pronta per la nuova stagione. Le prime gare ufficiali furono quelle della Coppa Italia di Serie C ed il Varese portò a casa tre vittorie in altrettante partite. Anche in campionato partì bene con una serie di otto risultati utili consecutivi, che lo portarono a soli tre punti dalla vetta, a cui seguirono scarsi risultati, legati anche all'assenza del bomber Savoldi bloccato da problemi al ginocchio e che a dicembre lasciò la squadra per problemi personali<ref>Varese e Savoldi, le strade si separano. www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref>, che portarono la squadra al termine del girone di andata in un'anonima posizione a centro classifica, vicina ai play-out ma ancora in corsa per i play-off<ref>Varese e Pro aspettano il mercato. www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref>. Nel mercato di gennaio il direttore generale Sean Sogliano portò alla corte di Mangia Morgan Egbedi, attaccante nigeriano dal Monza<ref>Il corazziere Egbedi al Varese, la Pro sceglie Bruni. www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref>, Luca Fiumicelli dal Brescia, Davide Bottone centrocampista del Torino e Stefano del Sante dal Pizzighettone<ref>Varese, poker di volti nuovi. www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref>. I nuovi acquisti non risollevarono la situazione ed il girone di ritorno fu una collezione di pareggi e sconfitte, con solo quattro vittorie, l'ultima delle quali determinante per la salvezza e conquistata l'ultima giornata il 13 maggio sul campo della Valenzana: i biancorossi vinsero per 3-2 con doppietta di Del Sante e rigore di Paolino Grossi in pieno recupero<ref>Varese: il sospiro di sollievo arriva all'ultimo secondo. www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref>, dopo aver perso per 0-1 il derby con il Legnano davanti a circa 4000 spettatori, regalando la promozione in C1 ai rivali.
Al termine della stagione, il 9 giugno, arrivò la notizia della partenza del tecnico Devis Mangia che passò sulla panchina della Tritium<ref>Devis Mangia lascia il Varese. www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref> e tornò d'attualità la questione relativa al nuovo stadio di Masnago per capire quale potessere essere il budget a disposizione della società nella nuova stagione in C2<ref>Stadio, pronto l'incontro tra sindaco e finanziatori. www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref>.
2007-2008 - Una stagione buttata
20px | Per approfondire, vedi {{#if: |{{#if: |le voci Associazione Sportiva Varese 1910 2007-2008{{#if: |, {{{2}}}{{#if: |, {{{3}}}{{#if: |, {{{4}}}{{#if: |, {{{5}}}{{#if: |, {{{6}}}{{#if: |, {{{7}}} e {{{8}}}| e {{{7}}}}}| e {{{6}}}}}| e {{{5}}}}}| e {{{4}}}}}| e {{{3}}}}}| e {{{2}}}}}|la voce Associazione Sportiva Varese 1910 2007-2008}}|{{#if: |le voci Associazione Sportiva Varese 1910 2007-2008{{#if: |, [[{{{2}}}]]{{#if: |, [[{{{3}}}]]{{#if: |, [[{{{4}}}]]{{#if: |, [[{{{5}}}]]{{#if: |, [[{{{6}}}]]{{#if: |, [[{{{7}}}]] e [[{{{8}}}]]| e [[{{{7}}}]]}}| e [[{{{6}}}]]}}| e [[{{{5}}}]]}}| e [[{{{4}}}]]}}| e [[{{{3}}}]]}}| e [[{{{2}}}]]}}|la voce Associazione Sportiva Varese 1910 2007-2008}}}}. |
Dopo la salvezza conquistata all'ultima giornata nella stagione precedente e l'approvazione del progetto del nuovo stadio<ref>Stadio, incontro positivo. Sogliano: «Il Varese si iscriverà alla C2». www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref>, la squadra è stata iscritta al nuovo campionato di Serie C2<ref>Varese, consegnate le carte per l'iscrizione. www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref>. Al posto di Devis Mangia alla guida della squadra è stato promosso Roberto Lorenzini, allenatore degli Allievi Nazionali ed alla prima avventura nel calcio professionistico<ref>Il Varese promuove Roberto Lorenzini. www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref>, con cui avrebbero lavorato Oscar Verderame, confermato allenatore dei portieri, e Giorgio Panzarasa che ha preso il posto di Marco Baruffatto nel ruolo di preparatore atletico<ref>Lorenzini si presenta: «Servono pazienza e gran lavoro». www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref>. Al mister è stato affiancato Pietro Carmignani, ex portiere biancorosso, nel ruolo di allenatore in seconda<ref>Il Varese pensa al futuro. Al via la nuova stagione. www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref>. È cambiato anche l'organigramma della società, con Massimiliano Dibrogni subentrato nel ruolo di sergetario generale a Capuzzo, passato all'Alghero<ref>Varese: Dibrogni nuovo segretario generale. www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref>. Sul fronte mercato Bottone è stato perso alle buste, Egbedi è tornato alla Pro Vercelli, Pisano passto al Pisa, Dionisi e Bortolotto alla Tritium di Mangia e Troiano alla Pro Belvedere. A Varese sono arrivati Giuseppe Casisa, dal Gallipoli via Pisa, Piero Tripoli dalla Sambenedettese ed il difensore nigeriano Jero Shakpoke. In porta Alessandro Lorello dell'Alghero ha sostituito Bindi, mentre al centro dell'attacco è arrivato Michele Sergi dalla Vigor Lamezia e Denilson Martinho Gabionetta, giovane attaccante brasiliano. Con le riconferme di diversi giocatori della stagione precedente e la promozione di qualche giovane, la rosa è completa per affrontare la nuova avventura in C2. La stagione è iniziata con la Coppa Italia di Serie C che ha visto la squadra varesina dominare il proprio girone, ma uscire in novembre ai sedicesimi contro il Rodengo Saiano<ref>Varese, due vantaggi non bastano per qualificarsi. www.varesenews.it. URL consultato il 10-04-2008.</ref>.
La prima parte del campionato ha visto la formazione biancorossa a ridosso dei play-off, allontanatisi però a causa dei risultati negativi tra la 14a e la 18a giornata che hanno avvicinato la squadra alla zona play-out. Nel mercato di gennaio la società ha badato ad incassare mantenendo inalterato il valore della squadra: Francesco Luoni e Marco Giovio sono stati ceduti rispettivamente ad Albinoleffe e Palermo, che in cambio ha dato Noel Casisa, ma si muoveranno da Varese solo a fine stagione. A centrocampo è stato messo sotto contratto il rumeno Dragoi, mentre il fuoriclasse brasiliano Gabionetta, ceduto al Pisa, è stato sostituito dal connazionale Douglas, a cui si è aggiunto il portiere Junior Costa, andato ad arricchire la colonia brasiliana che contava cinque giocatori in rosa. A confermare l'ottimo lavoro della società con i giovani, Maccoppi è stato ceduto in prestito al Piacenza e Paolillo al Milan. Nel girone di ritorno la squadra si è ritrovata a lottare a cavallo della zona play-out, faticando a trovare la via del gol e perdendo importanti punti in facili gare casalinghe. Le vittorie in trasferta contro Mezzocorona e la capolista Lumezzane, favorite dalla corta classifica del girone, hanno portato il Varese a trovarsi contemporaneamente a lottare per i play-off ed a rischio play-out, a sole quattro gare dal termine.
L'8 aprile la società è stata deferita dalla Procura Federale per irregolarità amministrative, riguardanti un mancato pagamento di 8.000 euro di ritenute Irpef nel giugno 2007<ref>Varese deferito, la società minimizza. www.varesenews.it. URL consultato il 09-04-2008.</ref>, da cui fortunatamente è stata prosciolta il 22 aprile, senza subire alcuna penalizzazione, grazie alla dimostrazione della precisa gestione finanziaria del club da parte della dirigenza<ref>Varese prosciolto dalla Commissione disciplinare www.vareswnews.it. URL consultato il 23-04-2008.</ref>.
Nelle ultime quattro gare, determinanti per la possibile conquista dei play-off, ha perso punti importanti pareggiando con l'Ivrea ed uscendo sconfitta dal campo della nuova capolista Carpenedolo, piombando in piena lotta play-out. Nella decisiva gara in casa contro la Valenzana, una squadra irriconoscibile si è fatta battere 3-1 e si è ritrovata a giocarsi la salvezza diretta, per il secondo anno consecutivo, nell'ultima giornata di campionato, sul campo del Pizzighettone, già retrocesso in Serie D. Il 4 maggio, sul campo della provincia di Cremona, ha faticato a trovare la via del gol e solo nel secondo tempo ha realizzato con Grossi e Sergi le reti che hanno salvato la stagione. Fermatosi a 44 punti, i play-off promozione rimangono a soli sette punti di distanza, dimostrando che con un pizzico di esperienza in più, soprattutto nella guida della squadra, la promozione non sarebbe stata un'utopia.
Sul fronte societario ciò che più preoccupava i tifosi varesini è stata la decisione del patron Ricky Sogliano, che nel frattempo era sotto inchiesta della Guardia di Finanza per riciclaggio<ref>Sogliano in procura: “Si è parlato della barca +39”. www.varesenews.it. URL consultato il 09-04-2008.</ref>, di lasciare la squadra a fine stagione a causa dell'impossibilità di realizzare il progetto del nuovo stadio, respinto dal Comune<ref>Sogliano dice addio al Varese. www.varesenews.it. URL consultato il 09-04-2008.</ref>. Il Varese dovrà trovare un nuovo proprietario pronto a investire nella squadra, per scongiurare quello che è già successo nel 2004.
L'inizio dell'era Rosati
2008-2009 - Protagonisti in Seconda Divisione
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Alla fine di giugno ancora non ci sono notizie sicure sul futuro della società dopo l'addio della famiglia Sogliano ed il nome più gettonato per la presidenza è quello di Damiano Alberio, imprenditore saronnese, già presidente del settore giovanile.<ref>"Alberio? Una persona molto seria". www.varesenews.it. URL consultato il 25 giugno 2008</ref> Solo il mercato in uscita inizia a muoversi con la risoluzione di due comproprietà: il portiere Alessandro Lorello ed il centrocampista Giuseppe Casisa vengono riscattati dal Pisa e lasciano Varese.<ref>Casisa e Lorello finiscono al Pisa. www.varesenews.it. URL consultato il 25 giugno 2008</ref> Il 30 giugno arriva finalmente la notizia dell'acquisto dell'intero pacchetto azionario da parte dell'imprenditore navale e meccanico spezzino Antonio Rosati, affiancato dall'ingegner Fogliata e dalla mini-cordata dell’ex presidente Claudio Milanese, mentre a guidare la società nel ruolo di direttore generale rimane Sean Sogliano. Il primo passo della nuova dirigenza è la consegna della fidejussione che garantisce la partecipazione della squadra al nuovo campionato di Seconda Divisione.<ref>Varese 1910, ecco il nuovo proprietario. www.varesenews.it. URL consultato il 30 giugno 2008.</ref> In panchina come nuovo allenatore viene "promosso" Pietro Carmignani, secondo di Lorenzini nella precedente stagione.<ref>Ora c'è la conferma, il Varese a Carmignani. www.varesenews.it. URL consultato l'8 luglio 2008.</ref> Con una squadra rivoluzionata dal calciomercato estivo, la prima gara ufficiale della stagione, iniziata con il ritiro a Ponte Tresa,<ref>Template:Cita news</ref> è lo 0-0 del 17 agosto nella prima gara della Coppa Italia Lega Pro contro i rivali della Pro Patria.<ref>Template:Cita news</ref> Il 2 ottobre, dopo uno stentato avvio in campionato con soli 2 punti in 5 partite ed in seguito alla sconfitta 3-2 nel derby con il Como, Carmignani viene esonerato e sostituito da Giovanni Sannino, già allenatore biancorosso nel 2003-2004.<ref>Template:Cita news</ref> In Coppa Italia non risente della crisi che contraddistingue l'inizio del campionato e sotto la guida di Carmignani si classifica al secondo posto del girone eliminatorio. Dopo l'arrivo del nuovo allenatore, batte 3-0 il Legnano, squadra di Prima Divisione, al Mari nel Primo Turno,<ref>Template:Cita news</ref> ma la cavalcata del "Varese di Coppa" si ferma al Secondo Turno, che lo vede uscire sconfitto, solo dopo i tempi supplementari, 4-3 con il Novara, capolista in quel momento della Prima Divisione.<ref>Template:Cita news</ref> In campionato termina il girone di andata al secondo posto due punti dietro l'Alessandria campione d'inverno, concludendo una risalita mozzafiato dalla penultima posizione, dopo dodici risultati utili consecutivi e 28 punti conquistati.<ref>Template:Cita news</ref> L'11 gennaio, alla prima giornata del girone di ritorno, grazie alla vittoria 3-0 sull'Itala San Marco l'Alessandria viene raggiunta in testa coronando la risalità dal fondo della classifica.<ref>Template:Cita news</ref> Il primo stop dal cambio di allenatore arriva il 28 febbraio sul campo del Mezzocorona, dal quale il Varese esce battuto 1-0, interrompendo dunque a diciannove la serie di gare senza sconfitte.<ref>Template:Cita news</ref> Rimane comunque in testa al campionato, raggiungendo il massimo vantaggio alla trentesima giornata: cinque punti sull'Alessandria. Nelle successive tre giornate però conquista solo due punti e viene agganciata dai piemontesi. Nella penultima giornata l'Alessandria, vincente a Montichiari, supera momentaneamente di un punto i varesini, che sta perdendo a Bolzano con il Südtirol-Alto Adige ma, a pochi secondi dalla fine, Bernardini realizza il gol del pareggio e le due compagini si trovano appaiate in testa alla classifica prima dell'ultima giornata.<ref>Template:Cita news</ref> La differenza reti avantaggia i biancorossi a cui basta una vittoria in casa con il Montichiari per vincere il campionato. Vittoria che arriva il 17 maggio grazie ai gol di Grossi e Del Sante, davanti a cinquemila spettatori e permette dunque al Varese di risalire in Prima Divisione dopo cinque anni di assenza.<ref>Template:Cita news</ref>
Note
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