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Differenze tra le versioni di "Breaca"

(Nuova pagina: {{pg |nome= Breaca |midi= |estensioneimmagine= gif |iscrizione= 05/09/2006 |razza= Celta |popolo= Dumnone |carica= Popolano |sesso= Femmina |livelloarcano= Profano |destrezza= discreta...)
 
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Descrizione[dalla scheda]

Nella terribile notte,prima della battaglia,veglia con me Dea dai Molti Doni.Nell`angoscia profonda, quando il nemico mi assale, guida la mia Lancia, mano Abile e Veloce...E dammi la Furia, mio sia il Cuore del Lupo..La Forza del Mastino, sia la compagna.

Amicizie: Lilja (preziosa amica)Flainne e Wahulud ( i cui figli ho accolto per prima in questa terra)

Keitha: una giovane ragazza del villaggio di Tamaris che ha condotto ad Isca per seguire il lungo sentiero per divenire sacerdotessa. Ella è sotto la sua protezione.

Non sopporta: I pitti e Tabret



Backgeound[dalla scheda]

Breaca, nacque in un villaggio nei pressi di Venta Icenia. Figlia di uno dei fabbri più importanti della regione, Eburovich e di una erborista, visse gran parte della sua infanzia in assoluta tranquillità. Lei e suo fratello Bràn avevano due uniche passioni, le armi e i cani. Tuttavia durante una delle più sanguinolente invasioni degli scudi neri, rimase orfana di madre e fu catturata insieme al fratellino che dormiva accanto a lei dagli invasori, che la condussero oltre mare. Otto anni della sua adolescenza, passarono in fretta addestrata all’arte della guerra, viste le sue notevoli abilità, e la sua resistenza fisica, fu affidata insieme a Bràn alle cure di una famiglia di scudi neri che li presero in benevolenza allevandoli come fossero i propri figli, mai avuti. Nelle sue Prime notti sogno` il suo Totem, una lancia avvolta da un serpente a due teste. Tuttavia i ricordi della sua terra d’origine e del vecchio e saggio padre che sapeva ancora in vita, la tormentavano. A circa 20 anni riuscì ad imbarcarsi di nascosto in una nave di mercanti diretta alle coste nordiche e li’ accompagnata dal fratello di soli due anni più giovane di lei, riuscì a ridiscendere la Keltia raggiungendo finalmente il suo popolo natìo.

Ma Bràn amava troppo la vita nomade dei mercanti e ben presto alla prima occasione, abbandonò l’Icenia per seguire la carovana di un mercante diretto in Grecia. Rimasta sola, chiese di entrare nella scuola di Mona, ove si formano i guerrieri piu’ importanti del Sud della Celtia. Diviene campione della scuola e terminato il ciclo di apprendimento, decide di abbandonare l’isola ricominciando a vagare per il territorio di Avon. Tuttavia l’incontro con Daran, la convince a fermare il suo passo divenendo una guerriera del clan dei Dumnoni. Il coraggio non le manca, in un duro scontro contro il vice capo scoto Bart rischia quasi di rimetterci la vita. L’immobilità a letto per un lungo periodo la innervosisce non poco, tuttavia le da modo di riflettere sulla sua vita e sul rapporto di amicizia fra lei ed il suo capo tribù. Diverse furono le tribù in cui errò in cerca neppure lei stessa sapeva di cosa, fino a che, per una serie di coincidenze o per "Divino Fato" tornò a casa...la sua Casa. Quale sarà il fato scelto per lei dagli Antichi Dei? 21/10/54 Owen la nomina Campione d`Icenia e la recaire Disseth, sua antica compagna, le dedica questo inno: "I bardi narrano Che quando nascesti Avvampò il fuoco nella fucina Di tuo padre. Ma non distrusse nulla. Così gli Dei salutarono Sorridenti La tua venuta.

I bardi narrano Che quando nascesti Un cinghiale si accucciò Alle porte di Venta. “Simbolo chiaro di Spirito Guerriero” Così parlò, il vecchio Druida.

Io oggi narro Di quando entri In battaglia. Dei nemici che fuggono Delle teste che cadono. Del tuo fiero andare E del tuo vigoroso colpire.

Io oggi narro Di Breaca Figlia d’Icenia. Di Venta la combattente Campione delle verdi serpi Colei che nella battaglia Mai si tira indietro."

06/10/54 a. c. Foresta sacra: Ho consegnato al Fuoco degli Dei il mio Right, Owen il giusto. La voce della Dea Madre mi ha parlato ed in me qualcosa è mutato per sempre. Seguirò la strada della Memoria perchè io sono il 124esimo cerchio dell`esistenza del Barco Iceno, sospingo avanti la mia mente perchè non ho ancora veduto tutto ciò che la mia Dea mi ha comandato di vedere, ne udito ciò che Ella mi ha ordinato di sentire. Quando avrò udito tutto ciò e visto tutto il resto, lascerò che il mio corpo imputridisca e mi abbandonerò alla Madre Terra affinchè io torni ad essere suo nutrimento. Questo è ciò che io sono. Breaca degli Iceni



Note[dalla scheda]

...e alla fine soltanto sia..vittoria o morte! § Figlia d`Icenia, Laoch a Mona, Guerriera di AVON §