Visualizza wikitesto di Coppa Italia

{{nota disambigua|la Coppa Italia di categorie minori o di altri sport|[[Coppa Italia (disambigua)]]}}
{{Competizione sportiva
|nome = Coppa Italia 
|logo = Lega Calcio marchio.png
|stagione attuale = Coppa Italia 2008-2009
|nazione = {{ITA}}
|titolo = Detentore della Coppa
|fondazione = [[1922]]
|formato = Eliminazione diretta
|partecipanti = 78 <small>(dal 2008/09)</small>
|detentore = {{Calcio Lazio}}
|apertura = [[Agosto]]
|tipologia = Club
|sito = [http://www.lega-calcio.it/ita/timc.shtml Sito ufficiale]
|sport = Calcio
|cadenza = Annuale
|trofeo = [[Immagine:Coccarda Coppa Italia.svg|80px]]
}}

La '''Coppa Italia''' è la coppa nazionale [[calcio (sport)|calcistica]] [[italia]]na. Si tiene sotto la giurisdizione della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] ed è organizzata a cadenza annuale dalla [[Lega Nazionale Professionisti]].

==Introduzione==

La prima edizione si svolse nel [[Coppa Italia 1922|1922]]. Fatta eccezione per il torneo [[Coppa Italia 1926-1927|1926-27]] (interrotto agli ottavi di finale), non fu più riproposta fino alla stagione calcistica [[Coppa Italia 1935-1936|1935-36]]. La manifestazione ebbe un altro stop, a causa della [[seconda guerra mondiale]], nel 1943, e riprese soltanto nel 1958.

La squadra che vince ottiene la qualificazione per la [[UEFA Europa League|Europa League]] della stagione seguente. Qualora la squadra vincitrice abbia ottenuto la qualificazione alla [[UEFA Champions League|Champions League]], la finalista perdente accede di diritto alla Europa League. Quando anche la seconda finalista si sia qualificata alla Champions League, ad accedere alla Europa League è la settima classificata del [[Serie A|campionato]].

La squadra detentrice della Coppa Italia può sfoggiare sulle proprie divise ufficiali una piccola [[coccarda]] tricolore, e incontra i campioni d'[[Italia]] nella [[Supercoppa italiana di calcio|Supercoppa Italiana]], sfida d'apertura della stagione agonistica nazionale.

L'accoppiata ''[[Scudetto]]-Coppa Italia'' si è verificata sei volte: due volte ad opera della [[Juventus Football Club|Juventus]], nel [[1960]] e nel [[1995]], una ciascuno ad opera di [[Torino Football Club 1906|Torino]] nel [[1943]], [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]] nel [[1987]], [[Società Sportiva Lazio|Lazio]] nel [[2000]] e [[Internazionale Football Club|Inter]] nel [[2006]], anche se in quest'ultimo caso il titolo di campione d'Italia è stato assegnato a tavolino. Altri due record sono detenuti dal [[Napoli calcio|Napoli]]: gli azzurri sono fino ad ora l'unica squadra ad aver vinto il trofeo quando erano in [[Serie B]] ([[Coppa Italia 1961-1962 (calcio)|edizione del 1962]]), mentre nell'[[Coppa Italia 1986-1987 (calcio)|edizione del 1987]] gli azzurri si aggiudicarono il trofeo vincendo tutte le tredici gare disputate, impresa bissata dalla [[ACF Fiorentina|Fiorentina]] nell'[[Coppa Italia 1995-1996 (calcio)|edizione del 1996]], che vinse però un minor numero di gare in quanto il torneo cambiò formula.

Parallelamente alla coppa maggiore, le leghe inferiori della [[FIGC]] organizzano proprie coppe nazionali di categoria: la [[Coppa Italia Lega Pro]], la [[Coppa Italia di Serie D|Coppa Italia Serie D]] e la [[Coppa Italia Dilettanti]].

==Storia==
===Nascita tormentata===
La genesi della Coppa Italia si inquadra nelle turbolente vicende che sconvolsero l'organizzazione del [[calcio (sport)|calcio]] [[italia]]no nel [[1921]]. In quell'anno un profondo dissidio fra le grandi società e la [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]], relativo alla struttura del campionato, portò alla secessione dei più importanti ''club'' in una lega indipendente, la [[Confederazione Calcistica Italiana|CCI]]. Ritrovatasi con un torneo svuotato e di scarsissimo livello tecnico, la FIGC decise di rimpolpare la stagione agonistica proponendo un nuovo torneo parallelo al campionato e ad eliminazione diretta: fu così che il [[2 aprile]] [[1922]] si disputarono i primi incontri della nuova coppa nazionale. Se però lo scarso fascino esercitato dalla deboli società federali già creava grandissimi problemi al campionato, nella neonata coppa l'interesse del pubblico si rivelò quasi nullo. Il complicato meccanismo di ripescaggi e i continui ritiri fecero il resto e, dopo la vittoria dello sconosciuto [[Football Club Vado|Vado]] sulla (all'epoca poco quotata) [[Udinese Calcio|Udinese]], la nuova manifestazione non trovò spazio nelle riforme che nell'estate del [[1922]] sanarono lo scisma del calcio italiano. Nel 1926 ci fu un tentativo di riproporla, che però finì con l'annullamento del torneo dopo poche giornate causa la mancanza di date disponibili.

===Coppa all'inglese===
[[Immagine:Torinofc1936.jpg|400px|thumb|left|Il Torino vincitore della seconda edizione della Coppa Italia.]]
Fu solo nel 1935, in seguito alla riduzione della [[Serie A]] a 16 squadre con conseguente maggior disponibilità di date in calendario, che la Coppa Italia riprese in maniera continuativa e regolare. Il regolamento fu ispirato nettamente al ''format'' della [[FA Cup]]: tutte le gare si disputavano in gara secca su campo designato per sorteggio; in caso di parità dopo gli eventuali supplementari, veniva programmata una gara di ripetizione a campi invertiti. Avevano accesso alla competizione tutte le società di [[Serie A]], [[Serie B]] e [[Serie C]], fra le quali i sodalizi di massima divisione avevano accesso direttamente al tabellone principale, mentre gli altri venivano scremati preliminarmente in una serie di turni eliminatori. Il tabellone principale prevedeva cinque turni di gara a partire dai sedicesimi, e la finale aveva luogo in campo neutro, mutevole di anno in anno. La vincitrice della Coppa Italia acquisiva il diritto di partecipare alla [[Coppa Mitropa]] dell'anno successivo.

Il primo vincitore del rinnovato torneo fu il [[Torino Calcio|Torino]], che battè l'[[Unione Sportiva Alessandria 1912|Alessandria]] in finale a [[stadio Marassi|Marassi]] l'[[11 giugno]] [[1936]]. Ai granata successero le più importanti società del campionato: il [[Genoa CFC|Genoa]], la [[Juventus Football Club|Juventus]] e l'[[Inter]], mentre fece scalpore nel [[Coppa Italia 1940-1941 (calcio)|1941]] il successo del [[SSC Venezia|Venezia]], il quale aveva però in rosa giocatori destinati a divenire in brevissimo tempo formidabili campioni di grandissima fama: [[Ezio Loik]] e [[Valentino Mazzola]]. Chiuse la serie di nuovo il ''[[Grande Torino]]'' che, nel [[1943]], conquistando anche lo [[Scudetto]] divenne la prima società a cingere contemporaneamente entrambi i trofei nazionali. Il dramma della [[seconda guerra mondiale|guerra]] interruppe la breve storia della manifestazione, e nel [[Dopoguerra]] l'espansione della [[Serie A]] fino a 20 squadre non lasciò più spazio alla "piccola" coppa.

===Stretto indispensabile===
[[Immagine:Formazione napoli 1961-62.jpg|450px|thumb|right|Il Napoli, unica squadra di Serie B a vincere la Coppa Italia.]]
La competizione tornò a disputarsi solo nel [[Coppa Italia 1958|1958]], quando la [[Società Sportiva Lazio|Lazio]] superò nell'atto conclusivo la [[ACF Fiorentina|Fiorentina]]. La manifestazione, ora organizzata dalla [[Lega Nazionale Professionisti]], venne riesumata in vista del progetto di una nuova coppa europea, strutturata sul ''format'' della lanciatissima [[Coppa dei Campioni]], ma riservata alle squadre vincitrici delle coppe nazionali. La [[Coppa delle Coppe]] vide la luce nel [[1960]], e fu sostanzialmente l'unico motivo per la rinascita della Coppa Italia; tale esigenza si riflettè nel ''format'' della competizione, strutturato nel modo più rapido e meno ingombrante possibile: esclusi i sodalizi di [[Serie C]], tutti i turni erano ad eliminazione diretta in gara unica, e una serie di eliminatorie permettevano ai grandi ''club'' di entrare in scena a tabellone molto avanzato. Negli [[Anni 1960|anni Sessanta]], nonostante l'interesse del pubblico stentasse a decollare, apposero la loro firma nell'albo d'oro della coppa importanti e blasonate squadre come la [[ACF Fiorentina|Fiorentina]], la [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] e il [[Associazione Calcio Milan|Milan]], oltre alla sorprendente [[Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]]. Si segnalò anche l'impresa del [[Società Sportiva Calcio Napoli|Napoli]], che nel 1962 riuscì a divenire la prima - e finora unica - società non della massima serie a cingere l'alloro della Coppa.

La tradizionale ''coccarda'' tricolore, simbolo della vittoria della Coppa, fu utilizzata per la prima volta dalla Juventus dopo il successo nell'[[Coppa Italia 1958-1959|edizione del 1958-59]], e da allora adottata ufficialmente dalla Lega.

===Campionato a gironi===
[[Immagine:Milan 1976-77.jpg|400px|thumb|left|Il Milan vincitore nel derby di finale del 1977.]]
Per rilanciare la manifestazione e richiamare il pubblico negli stadi la [[FIGC]], convinta che gli sportivi italiani amassero la coppa molto meno del campionto a causa della sua formula, via via decise di sostituire i turni ad eliminazione diretta con una serie di gironi, approfittando della riduzione della [[Serie A]] a 16 squadre e del maggior spazio derivatone in calendario. Dapprima i raggruppamenti di quattro società furono impiegati addirittura per assegnare il trofeo in loco della finale ma poi la Federazione, accortasi dell'errore di aver eliminato il ''pathos'' dell'atto conclusivo, cambiò strategia.

Negli [[Anni 1970|anni Settanta]] il torneo trovò dunque un ''format'' abbastanza stabile: dapprima, in precampionato, venivano formati sette gironi da cinque squadre con gare di sola andata, alle vincitrici andava ad aggiungersi il club detentore; le otto società rimaste venivano strutturate in due gironi con gare di andata e ritorno da disputarsi dopo la fine del campionato; le due capoliste si incontravano poi in finale all'[[Stadio Olimpico di Roma|Olimpico]] di [[Roma]] alla presenza del [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]]. La squadra più vincente del decennio fu il Milan, che riuscì a cucirsi la coccarda sul petto in ben tre occasioni su cinque finali disputate, l'ultima delle quali, nel [[Coppa Italia 1976-1977|1976-77]], vide il sodalizio meneghino togliersi la soddisfazione di battere i cugini dell'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]] nel [[derby]] di [[Stadio San Siro|San Siro]].

===Formato europeo===
[[Immagine:Samp-coppa85.jpg|400px|thumb|right|I giocatori doriani festeggiano la loro prima Coppa Italia nel 1985.]]
Il grande successo delle [[coppe europee]] spinse a ripensare nuovamente il formato della Coppa Italia, introducendovi turni ad eliminazione diretta con regola dei gol in trasferta: il mutamento iniziò nel [[1979]], quando con questo metodo vennero disputati i quarti e le semifinali, per poi essere esteso alla finale due anni dopo, e agli ottavi nel [[1982]] in concomitanza con la riammissione dei sodalizi di [[Serie C]] alla manifestazione.

Gli [[Anni 1980|anni Ottanta]] furono dominati dalla Roma di Nils Liedholm e dalla rampante Sampdoria, che si aggiudicarono rispettivamente quattro e tre edizioni. Dopo due stagioni ''sui generis'' per le [[Giochi della XXIV Olimpiade|Olimpiadi di Seoul]] e per i [[Italia '90|Mondiali di Italia '90]], il modello continentale trovò totale applicazione dal [[1990]], allorquando la Coppa si strutturò con un turno eliminatorio e cinque turni di tabellone principale, tutti disputati col medesimo ''format'' europeo. Il [[Parma Football Club|Parma]] e il [[Vicenza Calcio|Vicenza]] furono i due volti nuovi sul gradino più alto del podio del torneo negli [[Anni 1990|anni Novanta]]. Pur senza raggiungere alti picchi d'interesse, in questo periodo la Coppa raccolse discreti successi di pubblico, ma i cambiamenti decretati dalla [[UEFA]] alle proprie manifestazioni contribuì ad affossare di nuovo il torneo.

===Scomodo peso===
[[Immagine:Coppa Italia 2008 premiazione.jpg|thumb|left|220px|Il capitano della Roma [[Francesco Totti]] alza la Coppa Italia 2007-08]]

L'abolizione della [[Coppa delle Coppe]] nel [[1999]], e il contestuale allargamento della [[UEFA Champions League|Champions League]], tolsero ragion d'essere e spazio alla Coppa Italia, cui non diede rimedio il diritto all'accesso in [[Coppa UEFA]] della vincitrice della manifestazione, dato che tale obiettivo poteva più facilmente essere raggiunto attraverso il campionato.

La riduzione d'interesse del torneo si riflesse in un ridimensionamento della sua formula: vi partecipavano tutte le squadre di [[Serie A]], di [[Serie B]] e le migliori 10 di [[Serie C1]]. La prima fase era a gironi di sola andata con 4 squadre, ai quali partecipavano le peggiori due società di A e quelle delle serie inferiori; si qualificavano le vincitrici di ogni gruppo. La seconda fase era un turno eliminatorio con gare di andata e ritorno tra le 8 qualificate e altrettanti sodalizi di A non impegnati in Europa. Il tabellone principale comprendeva poi quattro turni d'andata e ritorno.

[[File:Coppa Italia 2009 premiazione.jpg|thumb|220px|[[Tommaso Rocchi]] e [[Cristian Daniel Ledesma]] alzano la [[Coppa Italia 2008-2009]] davanti al Presidente della Repubblica [[Giorgio Napolitano]]]]
Il torneo, già storicamente poco appetito dai tifosi italiani, andò incontro ad un costante declino. Nel [[2005]] si pensò di introdurre un elemento di novità strutturando le eliminatorie in gara secca fra le 12 società di Serie A non in Europa, quelle di Serie B, e 30 di Serie C. Nonostante le buone intenzioni, neanche questo ''format'', pomposamente quanto erroneamente definito ''all'inglese'', seppe riportare il pubblico negli stadi per la sempre più bistrattata competizione, spesso snobbata dai club che la vedevano come un ingombrante peso, e schieravano in campo le seconde se non le terze linee delle proprie rose. Anche l'ennesimo cambiamento regolamentare, varato nel [[2007]] in occasione della 60ª edizione del torneo, con la riduzione dell'organico alle sole società di Serie A e B non sembra aver rilanciato la manifestazione.

==Formula==
Per la stagione [[Coppa Italia 2008-2009|2008-2009]] la formula del torneo è così strutturata:

* partecipano le 42 squadre della [[Lega Nazionale Professionisti|Lega Calcio]], 27 squadre di [[Lega Italiana Calcio Professionistico|Lega Pro]] e 9 squadre di [[Serie D]];

* nel primo turno eliminatorio giocano tutte le squadre di Lega Pro e Serie D, mentre quelle di [[Serie B]] entrano in tabellone a partire dal secondo turno. A partire dal 3° turno eliminatorio entrano in gioco le 12 squadre di Serie A che non partecipano alle coppe europee. Le rimanenti 8 squadre, le ''teste di serie'', esordiscono negli ottavi di finale. I 4 turni eliminatori, così come ottavi e quarti, si disputano in partite di sola andata. Negli ottavi di finale le squadre teste di serie ( Squadre di Serie A che disputano le coppe europee ) giocheranno in casa. Per i quarti di finale il campo verrà deciso per mezzo di sorteggio. Le semifinali prevedono una partita di andata e una di ritorno. 

* così come l'anno precedente, la finale è giocata con gara unica, in linea di principio allo [[Stadio Olimpico (Roma)|Stadio Olimpico di Roma]] e alla presenza del [[Presidente della Repubblica]], [[Giorgio Napolitano]];

* le squadre che dovessero arrivare al decimo successo potranno fregiarsi di una stellina argentata, analogamente a quella dorata assegnata per la vittoria di dieci campionati. Questa regola è introdotta nel 2008-2009 in presenza di due squadre con nove presenze nell'albo d'oro: [[Juventus]] e [[Roma]];

* in tutte le gare della competizione deve essere utilizzato il pallone ufficiale della Lega Calcio, fornito dalla [[Nike, Inc.|Nike]].

==Vincitori==
{{Vedi anche|Albo d'oro della Coppa Italia}}
<!-- A parità, valgasi l'ordine temporale dell'ultimo successo, ad esclusione del Vado secondo tradizione degli almanacchi -->
{| {{prettytable|width=30%|align=center}}
|- align=center
! &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;Club&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;
! Vittorie
|- align=center
|align=left| {{Calcio Juventus}}
| 9<!-------------------------NON INVERTIRE LE SQUADRE: RISPETTIAMO L'ORDINE CRONOLOGICO. CHIUNQUE INVERTA JUVE E ROMA, SARA' SEGNALATO PER DIRETTISSIMA COME VANDALO.-------->
|- align=center
|align=left| {{Calcio Roma}}
| 9
|- align=center
|align=left| {{Calcio Fiorentina}}
| 6
|- align=center
|align=left| {{Calcio Torino}}
| 5
|- align=center
|align=left| {{Calcio Milan}}
| 5
|- align=center
|align=left| {{Calcio Inter}}
| 5
|- align=center
|align=left| {{Calcio Lazio}}
| 5
|- align=center
|align=left| {{Calcio Sampdoria}}
| 4
|- align=center
|align=left| {{Calcio Napoli}}
| 3
|- align=center
|align=left| {{Calcio Parma}}
| 3
|- align=center
|align=left| {{Calcio Bologna}}
| 2
|- align=center
|align=left| {{Calcio Genoa}}
| 1
|- align=center
|align=left| {{Calcio Venezia (1907-1987)}}
| 1
|- align=center
|align=left| {{Calcio Atalanta}}
| 1
|- align=center
|align=left| {{Calcio Vicenza}}
| 1
|- align=center
|align=left| [[Immagine:600px Metà Rosse e Blu accese.png|20px]] [[F.C. Vado|Vado]]
| 1
|}

==Capocannonieri e marcatori==
{{Vedi anche|Capocannonieri e Classifica marcatori della Coppa Italia}}

==Classifica presenze==
Di seguito sono riportati, in ordine decrescente, tutti i calciatori che hanno totalizzato almeno 100 presenze complessive nelle varie edizioni della Coppa Italia<ref>[http://archiviostorico.gazzetta.it/2001/agosto/12/Gironi_gare_regolamento_della_edizione_ga_0_0108121318.shtml Archivio della Gazzetta dello Sport]</ref>

{| {{Prettytable}} class="wikitable sortable"
!width="25px" | Pos.
!width="45px" | Naz.
!width="140px" | Nome
!width="60px" | Presenze
!width="60px" | Anni
!Squadre
|-
|align="right"|'''1'''
|align="center"|{{Bandiera|Italia}} 
|[[Roberto Mancini]]
|align="right"|120
|align="center"|1981-00
|{{Calcio Bologna}},{{Calcio Sampdoria}},{{calcio Lazio}}
|-
|align="right"|'''2'''
|align="center"|{{Bandiera|Italia}} 
|[[Giuseppe Bergomi]]
|align="right"|119
|align="center"|1979-99
|{{Calcio Inter}}
|-
|align="right"|'''3'''
|align="center"|{{Bandiera|Italia}} 
|[[Pietro Vierchowod]]
|align="right"|116
|align="center"|1976-00
|{{Calcio Como}},{{Calcio Fiorentina}},{{calcio Roma}},{{Calcio Sampdoria}},{{Calcio Juventus}},{{calcio Milan}},{{Calcio Piacenza}}
|-
|align="right"|'''4'''
|align="center"|{{Bandiera|Italia}}
|[[Franco Causio]]
|align="right"|113
|align="center"|1971-86
|{{Calcio Reggina}},{{Calcio Palermo}},{{calcio Juventus}},{{Calcio Udinese}},{{Calcio Inter}},{{calcio Lecce}},{{Calcio Triestina}}
|-
|align="right"|'''5'''
|align="center"|{{Bandiera|Italia}}
|[[Giovanni Galli]]
|align="right"|112
|align="center"|1983-04
|{{Calcio Fiorentina}},{{calcio Milan}},{{Calcio Napoli}},{{Calcio Torino}},{{calcio Parma}},{{Calcio Lucchese}}
|-
|align="right"|'''6'''
|align="center"|{{Bandiera|Italia}} 
|[[Dino Zoff]]
|align="right"|110
|align="center"|1961-83
|{{Calcio Udinese}},{{Calcio Mantova}},{{calcio Napoli}},{{calcio Juventus}}
|-
|align="right"|'''7'''
|align="center"|{{Bandiera|Italia}} 
|[[Ivano Bordon]]
|align="right"|102
|align="center"|1970-89
|{{Calcio Inter}},{{Calcio Sampdoria}},{{calcio Brescia}}
|-
|align="right"|'''8'''
|align="center"|{{Bandiera|Italia}} 
|[[Fausto Salsano]]
|align="right"|102
|align="center"|1983-98
|{{Calcio Parma}},{{Calcio Sampdoria}},{{calcio Roma}}
|-
|align="right"|'''9'''
|align="center"|{{Bandiera|Italia}}
|[[Giuseppe Bruscolotti]]
|align="right"|100
|align="center"|1971-88
|{{Calcio Sorrento}},{{Calcio Napoli}}
|-
|align="right"|'''9'''
|align="center"|{{Bandiera|Italia}} 
|[[Gaetano Scirea]]
|align="right"|100
|align="center"|1972-88
|{{Calcio Atalanta}},{{Calcio Juventus}}
|}

==Voci correlate==
* [[Lega Nazionale Professionisti]]
* [[Serie A]]
* [[Serie B]]
* [[Supercoppa italiana di calcio|Supercoppa Italiana]]
* [[Coppa delle Coppe]]
* [[Coppa UEFA]]
* [[Coppa Italia Primavera]]
* [[Coppa Italia Lega Pro]]
* [[Coppa Italia di Serie D|Coppa Italia Serie D]]
* [[Coppa Italia Dilettanti]]


== Note ==
<references />

==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Coppa Italia}}

==Collegamenti esterni==
* [http://www.lega-calcio.it/it/Tim-Cup.page Sito ufficiale]

{{Coppe nazionali di calcio - UEFA}}
{{Coppa Italia (calcio)}}
{{Portale|calcio}}

[[Categoria:Coppa Italia di calcio| ]]

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