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Rupofobia

Ossessione Compulsiva per la Pulizia

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La fissazione per l'igiene a tutti i costi viene definita anche "sindrome di Pilato", dal nome di colui che, per definizione, si lavò le mani. Questa mania per l'igiene è definita "rupofobia": chi ne è soggetto è terrorizzato dall'idea di entrare a contatto con i germi e con lo sporco in generale.

Tipica di questa condizione è la spinta a lavarsi continuamente le mani e a pulire scrupolosamente la casa e gli altri oggetti di uso quotidiano con detergenti e disinfettanti.

Questo problema è causato da un insieme di fattori, anche di tipo educativo: spesso, chi sente il bisogno di lavarsi troppo ha avuto un'educazione repressiva, ricevuta da genitori molto rigidi che hanno inculcato il concetto secondo cui ciò che è naturale (come il gioco, la sporcizia con cui si entra in contatto da bambini) sia qualcosa di sbagliato, da cui ripulirsi.

Può essere soggetto a questo problema anche chi è abituato ad avere tutto sotto controllo, compreso ciò che normalmente, non si può controllare, rappresentato dai nemici invisibili, germi e batteri.

Spesso, però, si tratta di una malattia vera e propria, il disturbo ossessivo-compulsivo che colpisce fino al 2% della popolazione. Anche se si possono scambiare per atteggiamenti un pò ansiosi, ci sono altri comportamenti che rientrano nelle manifestazioni del disturbo ossessivo-compulsivo, come l'eccesso di pulizia. Ecco quali sono:

Pensiero magico: molti individui ritengono che compiere o non compiere determinate azioni, pronunciare o no alcune parole, vedere o non vedere certi oggetti, certi numeri o colori, ripetere o no particolari azioni un certo numero di volte, sia determinante per l'esito degli eventi.

Resistenza: gli individui tentano di resistere alle ossessioni che li tormentano, ma in genere non ci riescono.

Evitamento: le situazioni che possono avere a che fare con lo sporco o la contaminazione vengono costantemente evitate.

Indecisione e lentezza: la persona non riesce a prendere una decisione, nemmeno per fatti semplici della vita quotidiana e si affligge per questo, senza riuscire a porvi rimedio.

Dubbio patologico: l'esempio classico è quello di Amleto. Una persona si pone un dubbio, magari banale, tormentandosi perchè non riesce a trovare una risposta.

Preoccupazioni ipocondriache: si manifestano con visite ripetute ai medici, in cerca di rassicurazione. Dopo qualche giorno, la persona torna nuovamente a preoccuparsi. Anche i sensi di colpa immotivati, i disturbi del sonno, la necessità di ricorrere ad alcol, sedativi o ansiolitici sono la manifestazione di un disturbo ossessivo-compulsivo non risolto.

Queste convinzioni, condizionano fortemente il vivere quotidiano.