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Contardi

Contardi (gens germana feritate ferocior)

The origin of surname Contardi is longobard (medieval german), it is the italian version of Gunthard and means "proud in battle".

http://www.publicprofiler.org/worldnames/Default.aspx[1]

http://www.gens.labo.net/en/cognomi/[2]

Viso beatrice contardo bn.jpg

San Contardo d'Este (16 aprile)

Ferrara, 1216 - Broni, Pavia, 16 aprile 1249

Martirologio Romano: A Broni presso Pavia, commemorazione di san Contardo, pellegrino, che scelse una vita di estrema povertà e morì colpito da una malattia mentre era in cammino per Compostela.

San Contardo nacque a Ferrara nel 1216, primogenito dei principi d'Este, signori dlla Città. Già nei primi anni della sua giovinezza Contardo sentì la voce di Dio che con forza lo chiamava ad abbandonare le ricchezze terrene e il diritto di successione, per vivere in povertà, pellegrino del Vangelo sulle strade d'Europa, senza un luogo in cui trovare riparo, sull'esempio del Maestro Divino.

Il giovane principe, lasciata Ferrara con alcuni compagni, si mise in viaggio verso il Santuario di San Giacomo di Compostela, edificando con la sua fede e semplicità chiunque incontrava.

Giunto a Broni (Provincia di Pavia, Diocesi di Tortona), cadde ammalato ed espresse il desiderio di essere ivi sepolto qualora lo cogliesse la morte. E così avvenne il 16 Aprile 1249.

Alcuni prodigi impedirono che tutto ciò avvenisse nell'anonimato e rivelarono la santità dello sconosciuto pellegrino (le campane si misero a suonare da sole e splendenti fiammelle si accesero accanto al corpo), suscitando la venerazione dei bronesi che tumularono il santo corpo con tutti gli onori, nella chiesa parrocchiale, già Collegiata, poi eretta in Basilica Minore.

San Contardo fu venerato con culto approvato da Papa Paolo V e arricchito di indulgenze da Papa Urbano VIII.

La memoria liturgica della salita al cielo è celebrata il 16 Aprile, mentre la memoria della traslazione del corpo all'interno della Basilica Minore di San Pietro Apostolo in Broni è celebrata, con grande concorso di popolo e processione, l'ultimo sabato di Agosto.

Al santo, definito da molti Patrono dell'Oltrepò Pavese, è stato dedicato un colle nel Comune di Broni, Colle San Contardo, sulla cui cima è situata una antica cappella. La strada che percorre il colle è impreziosita da una artistica Via Crucisdi 15 stazioni composta dallo scultore Angelo Grilli.

Chi sia Contardo con precisione non c’è dato di saperlo. Le fonti ci dicono che è un santo, morto a Broni, in provincia di Pavia, il 17 aprile 1249.

La sua vita è raccontata come una sorta di leggenda. Contardo era un pellegrino, diretto a Santiago de Compostela; passava per Broni probabilmente con l’intenzione di salpare dalla Liguria, come molti altri pellegrini dell’epoca.

La leggenda narra che Contardo si fermò su una collinetta per riposarsi, quando fu colpito da un improvviso malore; i compagni a malincuore dovettero lasciarlo lì, per proseguire nel pellegrinaggio, per mantenere un voto.

La salute di Contardo peggiorò, finirono i suoi soldi, e lo ospitò un povero contadino, su un giaciglio. Alla morte di Contardo tutte le campane di Broni si misero a suonare, inspiegabilmente, facendo preoccupare tutti i cittadini.

Poiché non vi era modo di fermare le campane, e non si trovava un valido motivo per lo strano comportamento, la gente era molto inquieta.

Finalmente qualcuno ricordò quello strano pellegrino: si diressero al giaciglio, e solo dopo il funerale e l’assicurazione di degna sepoltura le campane si acquietarono.

Era chiaro che quel pellegrino non era una persona qualsiasi. Intanto iniziarono i miracoli presso la sua tomba: la gente veniva guarita da mali alla testa, deformità della colonna vertebrale.

Un giorno, una persona tormentata dal demonio, non riuscendo a passare per Broni, si mise a gridare ed a lagnarsi. La gente, incuriosita, apprese dall’indemoniato che in Broni vi era un potente santo, Contardo, che gli stava sbarrando la strada. Poi i pellegrini, compagni di Contardo, ripassarono per la zona, appresero la notizia della morte ma anche della santità dell’amico.

L’unica cosa certa, dai documenti più antichi, è che Contardo fosse ferrarese e vi assicuro che la città è favolosa, come ho avuto modo di vedere nel dicembre scorso. Forse, gli Estensi, data la fama di Contardo, gradirono averlo come loro parente? In seguito lo si associò a quella che i ferraresi considerano la loro santa estense per eccellenza, cioè Beatrice II, come fratello di Beatrice II.

Tale fratellanza, come faceva sottolineare il Mostardi e gli stessi studiosi di Broni, non è ammissibile, poiché il padre di Beatrice II dovrebbe averlo generato a 11-13 anni. Contardo nacque quindi intorno al 1216. Perciò, se Contardo è un Estense, deve essere fratello di Beatrice III, e figlio di Aldobrandino. Vi sono molte teorie in proposito.

Tesi della Vancini

Vi è la teoria della Vancini, che in Contardo ha trovato il suo filone d’oro, almeno in senso di produzione letteraria. Secondo la Vancini, Contardo nacque in Ferrara, da madre appartenente alla nobile famiglia Contardi, e da padre Estense, cioè Aldobrandino.

Aldobrandino fu assassinato nel 1215, perciò la Vancini ritiene che gli Estensi abbiano rispedito a Ferrara la vedova, per avere meno problemi con l’eredità. E Contardo è nato a Ferrara nel 1216, mai riconosciuto dagli Estensi, per non doverci spartire nulla.

Il riconoscimento, secondo la Vancini, avvenne solo molto più avanti, nel 1500: la studiosa immagina che la discendenza Estense dell’epoca, dichiarata illegittima perchè figli di una popolana, si fossero avvicinati al loro parente santo, accomunati anche da questa sorte. Ed in seguito Contardo sia stato riammesso nei ranghi della casata. Molte cose lasciano perplessi:

1. l’attribuzione della maternità. Spesso il primo maschio era chiamato con il cognome della famiglia materna, e si suppone che Contardo derivi dalla famiglia Contardi, esistente allora in Ferrara, perciò la madre potrebbe essere una Contardi. Ma gli possono aver dato quel nome per tanti altri motivi. Non è nemmeno detto che Contardo si chiamasse Contardo.

2. Ad Aldobrandino gli era nata Beatrice III nel 1215; supposto pure che la madre di Beatrice III sia morta nel 1215, Aldobandino si sarebbe portato a Calaone questa nobile Contardi, con la quale avrebbe almeno concepito il figlio sempre nel 1215, perchè Aldobrandino muore proprio nel 1215. Il tutto mentre il nostro “eroe” è in guerra giù ad Ancona.

3. Non è molto logico che la madre di Beatrice III, nel caso fosse stata pure madre di Contardo, se ne fosse fuggita in Ferrara, lasciando la bambina alla corte estense.

4. Certamente alla morte di Aldobrandino non vi erano eredi maschi, altrimenti non gli avrebbero strappato le conquiste in Ancona; certamente gli può essere nato un figlio l’anno seguente, nel 1216. Tuttavia sembra poco probabile che questa nobildonna se ne sia tirata in disparte, facendo nascere il figlio addirittura a Ferrara, senza chiedere almeno un vitalizio. Inoltre, anche se fosse nato un maschio, la reggenza della casa d’Este toccava per discendenza ad Azzo VII, e solo successivamente a questo neonato.

Tesi di Monsignor Felisatti

Un canonico di Ferrara, monsignor Felisatti, pur recuperando la maternità di Contardo nella casata dei Contardi e degli Estensi, sostiene che san Contardo sia nato in Calaone, come tutti gli altri Estensi nati in quel periodo; solo successivamente ognuno prenderà la propria strada, chi in guerra, chi in convento, chi in Ungheria, chi in Germania e chi in pellegrinaggio, secondo la propria chiamata.

Tesi degli studiosi di Broni

Gli studiosi di Broni riportano varie tesi ma non producono una loro sintesi personale. Il loro lavoro di ricerca, anche se un pò frammentario e con qualche errore (Este e Calaone in provincia di Ferrara invece che di Padova), individua molte tele, foto ed opere d’arte attribuite a Contardo e Beatrice III; sono riusciti a trovare soggetti persino in America.

Nel lavoro di Broni il legame con Beatrice III è rafforzato dal fatto che Contardo è l’unico estense Cavaliere del Santo Sepolcro, e Beatrice sposò Andrea II il gerosolimitano, autore della quinta crociata in Terra Santa.

Con ogni probabilità la stessa investitura di Contardo può essere avvenuta in Ungheria, presso Andrea II. Gli studiosi di Broni dovrebbero aver individuato una visita degli Estensi presso Contardo: tale visita è attribuita ai tempi di Stefano, figlio di Beatrice III, e quindi nipote di Contardo (ma non ci è chiara la fonte).

fonte: http://digilander.libero.it/memorie/estensi/contardo.html