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Brigantia

La Brigantia è una delle 11 tribù della Britannia, appartenente a quello che un tempo era l'alleanza del Nord. Guidata dal capo tribù Hyriial e dal Consiglio di Isurium, composto da guerrieri anziani e membri del Sacro Cerchio, presenta al momento la seguente diplomazia:

Tribù alleate: Dubonia - Parisia

Tribù neutrali: Cantia - Demetia - Icenia - Siluria - Pittia

Tribù ostili: Dumnonia - Cornovia - Scotia - IX Legio


I capi che si sono succeduti sul trono delle terre sacre alla dea Brigh sono solo tre: Aywhan, Centaine e Hyriial.



Capitale: Isurium Brigantia costituisce il più grande villaggio della tribù dei Brigantii. Non vi sono montagne o colline a difenderla dagli attacchi da terra, ma una vasta spianata sassosa e coperta solo da bassi cespugli permette un semplice avvistamento del nemico. Dal mare risulta invece quasi inaccessibile, posta sulla sommità di una ripida scogliera, alla base della quale è costruito un porticciolo, comodo attracco per le navi dirette all’Ynis Dia. Una solida palizzata di tronchi e fango difende il villaggio dall’attacco dei guerrieri nemici e del vento che quasi costantemente soffia su di esso.

Altri villaggi o forti: Ad Ovest: Glannoventa, Galava, Alavana, Calacum, Bremetenacum Entroterra: Voreda, Brocavum, Bravoniacum, Verteris Sul confine cornovo: Coccium, Mamucium Sul confine parise: Lavatris, Cambodunum Sul confine pitto: Corstopitum Sul confine scoto: Luguvalium

Morfologia: Bagnata a Ovest e sud-ovest dallo stretto braccio di mare che rende la rende la più vicina all’isola sacra agli dei, la Brigantia è una terra selvaggia, ricca di foreste antiche e di laghi; impervi sono gli stretti passaggi tra le montagne al sue interno, ottimo nascondiglio per chi conosce accuratamente il luogo e trappola per chi vi si avventura senza una guida. Avvicinandosi al mare i boschi cedono lentamente il passo a radure di bassi cespugli e sterpaglie, sempre più ampie, fino a trasformarsi in brulle distese sassose in prossimità delle alte scogliere a picco che difendono la costa, dove solo qualche vecchio albero solitario resiste al continuo vento.

Economia: Il terreno viene coltivato principalmente a grano e luppolo, e quasi mai produce più del necessario alla sussistenza dei membri dei Clan. Rari sono i frutti, a causa del clima piuttosto rigido che poco si discosta da quello delle Highlands. Sviluppata la pesca in acque dolci e salate; non troppo sviluppato l’allevamento, che si concentra soprattutto su maiali, la cui carne essiccata costituisce una valida fonte di cibo per i tempi difficili, pollame, pecore e capre, condotte al pascolo in alta quota, quando il clima lo permette. E’ piuttosto raro incontrare vacche o buoi su queste terre. Alcuni allevatori catturano cavalli selvaggi per addomesticarli e rivenderli.

Ospitalità: Simili ai Parisi ma più feroci, le loro razzie si spingono fino ai limiti meridionali dell`isola. La posizione centrale delle loro terre li ha resi, tuttavia, anche abilissimi mediatori nelle guerre tra popoli del Sud e popoli del Nord. Poco ospitali con chi non conoscono.