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Arco

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In Celtic

L'Arco è l'arma per eccellenza di tutti quei combattenti che vogliono puntare sul combattimento dalla distanza, ma viene utilizzato in rare occasioni e, più che altro, come antefatto di uno scontro. Tuttavia, vi sono alcune classi, come quella dei Sagittari, che traggono grande vantaggio dall'uso di quest'arma, che risulta ancor più preziosa se utilizzata per difendere un proprio villaggio, grazie alla difesa che assicurano le palizzate.

Nozioni

L'arco è uno strumento da lancio costituito da un elemento flessibile, le cui estremità sono collegate da una corda tesa che ha la funzione di imprimere il movimento del proiettile chiamato freccia. Utilizzato come arma soprattutto nell'antichità, oggi viene utilizzato anche come attrezzo sportivo nella pratica del tiro con l'arco.

L'arco nell'antichità poteva essere costituito da più materiali ed era chiamato arco composito: legno, corno e tendini; oppure da un solo materiale: legno o più raramente corno o acciaio. I materiali moderni utilizzati sono fibra di vetro, fibra di carbonio e leghe leggere.

Gli archi moderni sono costituiti dai seguenti elementi:

  • 2 limb o flettenti che rappresentano la parte flessibile ed elastica.
  • 2 tip o parte terminale dei flettenti su cui viene inserito l'anello della corda
  • 1 raiser o parte centrale, tipicamente rigida, che unisce i flettenti.

Sul riser troviamo:

  • il grip o impugnatura.
  • il rest o poggiafreccia.
  • la corda, costituita da una serie di fili (tipicamente 16-18) attorcigliati a partire dalle estremità in modo da assicurare robustezza ed elasticità

Termini arcieristici:

  • Allungo: è la distanza dal punto di perno (incavo dell'impugnatura dell'arco) al punto di incocco (punto sulla corda che ospita la cocca della freccia).
  • Potenza o libraggio: espressa in libbre (1 libbra = 453,5 grammi) equivale allo sforzo necessario per tendere l'arco ad un allungo di 28 pollici e 3/4 (1 pollice = 2,54 centimetri). Il simbolo che identifica il libraggio è #.
  • Lunghezza dell'arco:dipende dall altezza di una persona.
  • Lunghezza della corda:dipende dalla lunghezza dell arco

Gli archi si possono distinguere in queste categorie in base alla forma ed ai materiali che lo costituiscono:

  • longbow o arco lungo: arco gallese (quello di Robin Hood) ha flettenti stretti e molto lunghi, il raiser costituisce la sola impugnatura.
  • arco ricurvo: il raiser è lungo circa 1/3 di tutta la lunghezza dell'arco, i flettenti sono più corti rispetto a quelli del longbow ma sono più larghi.
  • arco composito: diffusissimo in oriente, ha un impugnatura corta come il longbow con cui condivide anche la sezione dei flettenti, si differenzia dal fatto che questi ultimi sono composti di corno, ed i limb sono di legno e rigidi, il tutto ricoperto da tendine animale. Inoltre ha una forma tale permette di caricare i flettenti notevolmente rispetto agli archi di legno.
  • arco compound: è caratterizzato dal fatto che sfrutta il principio dei limb rigidi utilizzando il sistema della ruota eccentrica.

Tra i matariali utilizzati dall'antichità ai giorni nostri troviamo il famoso legno di tasso (utilizzato soprattutto in Europa), acciaio ed in tempi più recenti materiali sintetici tra cui fibra di vetro e fibra di carbonio.

Di ultima progettazione l'arco "Compound" che sfrutta un sistema di leve ad eccentrici (qualcuno le chiama erroneamente "carrucole") che ottimizza la curva di trazione. L'ottimizzazione consiste nell'alleggerire la forza necessaria a tenere teso l'arco (è "più" facile restare in mira) e l'aumento dell'energia di carico dei flettenti (a parità di libraggio un compound ha una velocità di uscita della freccia superiore ad un arco tradizionale). Il sistema di leve utilizzato non è un concetto moderno, in antichità era già stato sfruttato nella realizzazione degli archi compositi, adottando dei flettenti con la parte terminale rigida.

Gli archi sono costruiti in modo diverso per cultura o zona. Oltre al tradizionale arco corto di legno attribuito ai greci, esistono i famosi archi lunghi chiamati "Longbow" in dotazione degli arcieri gallesi prima e inglesi poi.

Nella cultura Giapponese, l'uso dell'arco "Yumi" è anche un esercizio di meditazione e viene insegnato in scuole "Dojo" con il nome di "Kyudo" (via dell'arco).

Parlando dell'arco Eraclito l'oscuro, filosofo di Efeso diceva: Dell'arco invero il nome è vita e l'opera è morte. NB: arco in greco si dice bios, proprio la stessa parola che sta a significare vita.