Aishlinn
Descrizione[dalla scheda]
Lunghi e setosi ricioli neri spesso spettinati in contrasto coi chiari occhi ereditati dalla madre che paiono chiari come laghi di montagna....quasi sempre allegri e sorridenti ma a volte anche fiammeggianti se irata.
Alta nel suo metro e 70 per merito di suo padre, la corporatura però è della madre che la rende esile ed aggraziata.
Agile ed intelligente dalla lingua tagliente come una serpe quando si sente in pericolo.
Sincera, leale, allegra e solare ma vendicativa e fredda se ferita,fedele fino alla fine a ciò in cui crede.
Risate..eco lontano di ciò che fu..allegria che ora non trova il suo senso di essere...un giorno..forse..allora si..lei ritornerà...
Teneri affetti risollevano le mie membra..torna il sorriso...la gioia...la vita...un monile d`ambra al collo dono particolare e prezioso...
Background[dalla scheda]
Arrivai in Celtia dalla Gallia sola ed abbandonata, deperita dopo un periodo ignoto passato nascosta nella stiva di una nave, dopo che i romani uccisero le persone che consideravo i miei genitori..
Spaventata e confusa..i ricordi del passato in parte sbiaditi..in parte dimenticati volutamente..
Unico ricordo della mia infanzia e delle mie origini, per lunghi anni a me rimaste sconosciute, un tatuaggio alla base del collo rappresentante un toro alato, stemma della famiglia Brosa, che mi permise di scoprire la mia identità ritrovando mio padre Wulfila..
Per molto tempo con dispiacere di mio padre, al quale non potevo riunirmi, lottai al fianco del nord.
Ora che Wulfila è tornato la famiglia torna nuovamente ad essere..
Il suo cammino mi condurrà lontana..accompagnata dagli unici due compagni della vita..Render e Wulfila.
Una fiamma che scalda ora il mio cuore..dal solstizio d`inverno il giovane Eryr è divenuto mio figlio adottivo..riempiendomi di gioia..un figlio..una vita che ruota assieme alla mia..ringrazio gli Dei per ciò che ho ottenuto..
Un`anello..un calice...una promessa..un nome ..:Sionnach:..
Ora il compagno che sostiene i miei passi lungo la via è reale..ha un corpo di carne e sangue..non più solo la compagnia di un lupo a proteggermi..di un padre spesso assente a sorvegliarmi..di un figlio adottivo a cui dare affetto..ma un`uomo forte e valoroso, e anche affettuoso quando serve..il suo nome è Hector.
La Dea della morte dalle ali di corvo ha lanciato nuovamente il suo macabro richiamo..di nuovo sola..abbandonata..quello che era il mio cuore ora è un mucchietto di vetri rotti..sui quali la luce di un sorriso brilla a volte..Mab..sorella mia..
Il tuo sorriso è come acqua che dona nuova vita all`aridità del mio cuore ferito..un sostegno..una guida..
Una nuova vita ora nelle vesti di apprendista..un nuovo stimolo..da tempo portavo queste vesti..ma solo ora ne comprendo a pieno il significato..che gli Dei veglino su di me e sui miei cari..sia quelli che camminano assieme a me che a quelli che non possono più farlo..
Abbandonate ora le insegne da Sacerdotessa e rinnegato il proprio popolo si aggira per la celtia in balia degli eventi portando con sè la saggezza degli insegnamenti ricevuti e tutta l`amarezza degli scontri contro i romani chui ha assistito.
Note[dalla scheda]
Accompagnata da un enorme lupo nero Render il suo nome unico fidato compagno.